Da tutta Europa a Pesaro per i Maneskin. In attesa anche 13 ore ma entusiasmo alle stelle: «Sono la nostra rivoluzione»

Da tutta Europa per la data 0 del tour, a Pesaro in attesa anche 13 ore. Entusisamo alle stelle: «Sono la nostra rivoluzione»
Da tutta Europa per la data 0 del tour, a Pesaro in attesa anche 13 ore. Entusisamo alle stelle: «Sono la nostra rivoluzione»
di Elisabetta Marsigli
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 18:30

PESARO - È una bella giornata e fin dalle prime ore del mattino i fan dei Maneskin si sono ritrovati nel piazzale della Vitrifrigo Arena in attesa dell’apertura dei cancelli per il concerto che è iniziato alle 21.

Alla conquista dell'Europa

L’astronave pesarese è stata il punto di riferimento principale dei numerosi ragazzi giunti a Pesaro da ogni parte d’Italia per non perdersi la data 0 del tour europeo. Certo, sabato saranno a Torino, ma è l’appuntamento di Pesaro che conta più di tutti per ascoltare per primi in assoluto la scaletta dei brani, come sottolinea la fondatrice del fanclub: «Li seguiamo da quando sono usciti da XFactor, 5 anni fa e per tutti noi rappresentano la rivoluzione, la voglia di stare sul palco e piacciono sia ai grandi che ai bambini».

Il clima mite

Il clima mite ha aiutato: c’è chi prende il tiepido sole di febbraio e chi gioca a carte, un modo per passare il tempo si trova.

Ci sono i loro coetanei che li trovano particolarmente “vicini” sia umanamente che musicalmente e c’è chi sa cogliere «quello spirito di libertà che ci carica moltissimo».

E mentre i loro fan erano in fila, una cinquantina da ieri mattina alle 8, i Maneskin hanno ben pensato di assaggiare le prelibatezze di Gibas a pranzo e, Victoria, con completo leopardato ormai d’ordinanza, si è anche concessa una passeggiata in città con sosta da Silvana Ratti la signora indiscussa della moda pesarese.
Dribblando il suo staff, la bassista del gruppo ha concesso anche numerosi selfie tra viale Trieste e via Branca, prima di prepararsi per il concerto.

 

Le Marche ben rappresentate

Tra le 9.250 persone stimate nell’astronave pesarese le Marche sono ben rappresentate, da Ascoli Piceno a Fano, passando per Jesi, San Benedetto del Tronto, Ancona, Fermo, Macerata, ma moltissimi anche i fan dall’estero: Veronica è venuta da sola da Praga, un gruppo arriva da Siviglia, e ancora dall’Austria, dal Belgio e dall’Olanda a conferma del successo mondiale della band romana. Ma cosa si aspettano tutti? «Carica, energia, voglia di esplodere» e soprattutto la voglia di divertirsi e ascoltare buona musica.

Non mancano fan dalla Sardegna, Molise, Veneto, Puglia, Campania. Chi è venuto da fuori ne ha approfittato per sostare in città per almeno un paio di giorni: c’è chi ha visitato il museo Rossini, chi si è fatto una passeggiata al mare e chi è arrivato fino a Gradara. L’aspettativa è comunque molto alta, in tantissimi hanno acquistato il biglietto un anno fa. Tra le canzoni preferite Coraline, Vent’anni, La paura del buio, fino a Timezone dall’ultimo album Rush e non disturba affatto il mix di testi italiani e inglesi: «ci fa crescere», sostiene una giovane fan. 

C’è la sosia di Victoria

E poi c’è Guendalina, 14 anni, arriva da Verona ed è la sosia indiscussa di Victoria riprodotta nel suo cartello: la sua canzone preferita è Il dono della vita. La cosa straordinaria è come i Maneskin uniscano svariate generazioni: dai 10 ai 60 anni. «Ci hanno fatto tornare ragazzi», raccontano due babbi «è bello condividere con i figli questa musica, non è un sacrificio essere qui, anzi…». 

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