FANO - Nuovo appello a Papa Francesco perché blocchi il progetto di un nuovo monastero a Monte Giove di Fano, in coerenza con la «sua profetica enciclica Laudato si’».
Le associazioni ambientaliste Argonauta, Italia Nostra, Lupus in Fabula e Pro Natura hanno deciso di rivolgersi ancora una volta al Pontefice, confermando le loro forti perplessità sul progetto di realizzare «un edificio alto 7 metri» e piuttosto vasto, cui è associato anche un cimitero.
«Purtroppo – è scritto nella lettera delle associazioni ambientaliste – le nostre preoccupazioni sono diventate certezze: la pratica urbanistica riguardante il nuovo fabbricato ha avuto un’accelerazione sospetta.
Prima missiva nel 2018
Risale alla fine del settembre 2018 la lettera con cui le associazioni ambientaliste avevano già espresso a Papa Francesco la «contrarietà rispetto alla costruzione di un nuovo complesso monastico dell’Ordine dei monaci trappisti, che dovrebbe sorgere sulle colline di Fano». Nel frattempo la giunta comunale ha avviato la relativa variante urbanistica e «anche la Soprintendenza nulla ha da eccepire» rispetto al progetto. Tali considerazioni sfociano quindi nella decisione di scrivere al Pontefice, ricordando nella lettera quali guasti stia provocando l’aggressione antropica sull’ambiente: «Nella sua profetica enciclica Laudato si’, Lei ha affrontato con molto coraggio questo tema. Allora perché cementificare una collina con il rischio, sempre più attuale, di frane, smottamenti e alluvioni?», hanno concluso le associazioni ambientaliste Argonauta, Italia Nostra, Lupus in Fabula e Pro Natura.
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