La cittadella della salute mentale spezzettata
ma niente comunità protetta a Mombaroccio

La cittadella della salute mentale spezzettata ma niente comunità protetta a Mombaroccio
La cittadella della salute mentale spezzettata ma niente comunità protetta a Mombaroccio
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 5 Giugno 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 11:08

PESARO - Una volta che gli ambulatori e le residenze protette di via Lombroso saranno sparpagliati, il drappello di psichiatri rimasti a Muraglia (9 in servizio su 17 necessari e 28 a norma di legge) dovrà fare la spola tra il Santa Croce di Fano, al quale viene accorpato il reparto ospedaliero dell’Spdc, il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, e il resto del distretto sanitario. Il quartiere della salute mentale di via Lombroso verrà infatti scisso in 5 lotti e altrettante strutture che l’Ast 1 prenderà in affitto. È partita la ricerca delle sedi per il trasferimento, sulla carta entro settembre 2024, degli ospiti di Muraglia, per radere poi al suolo le palazzine e lasciare spazio al cantiere dove la Regione realizzerà il nuovo ospedale di Pesaro.

Il bando


Per medici e sanitari la mole di lavoro, data la carenza di organico, è già insostenibile, figurarsi cosa succederebbe con chilometri e chilometri da macinare ogni giorno per le visite, il controllo delle terapie e le attività di riabilitazione dei pazienti disseminati in più sedi.

Ma il bando dell’Ast non lascerebbe speranze: si cercano locali in affitto tra Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Montelabbate, Pesaro, Tavullia e Vallefoglia per le comunità maschile e femminile, la Rsa Tomasello, la Struttura residenziale riabilitativa (Srr) e gli ambulatori del Centro di salute mentale, più altri uffici. Servono 58 posti letto. «Le strutture psichiatriche vengono scorporate dalla cittadella di Muraglia, punto di riferimento per i malati e le loro famiglie - afferma il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) -. Invece di lasciarle unite, valorizzando il prezioso lavoro d’équipe, l’Ast le trasferisce in luoghi diversi del distretto. Uno spezzettamento assurdo. Il presidio è già gravemente sotto organico, quindi si prospetta una difficoltà di gestione allucinante. Il bando parla di 5 lotti, mi auguro che si accorpino i servizi, invece di dividerli».


I nodi


L’avviso di gara rivolto ai proprietari di immobili da affittare per 6 anni scade il 25 luglio. «Altro nodo della questione - rincara la dose Biancani - è lo scippo di strutture che vengono tolte a Pesaro, con disagi per i pazienti che hanno bisogno di vivere in zone centrali, non isolati dal mondo, per la loro riabilitazione». Secondo il programma dell’Ast rimangono in città solo il Csm e l’Srr, mentre le comunità e il Tomasello migrano fuori Pesaro. «Sono saltati i piani e le scadenze del protocollo d’intesa tra Regione, ex Asur e Comune di ottobre 2022 - fa notare il consigliere -, tempi non rispettati, ma anche destinazioni dei servizi modificate. La Rsa Tomasello doveva andare nella Casa Roverella di Santa Colomba, ma la struttura non è risultata idonea perché su 4 livelli, mentre servono locali al piano terra. I 40 ospiti delle comunità si sarebbero dovuti trasferire nell’Ospedale di comunità da realizzare a Mombaroccio, ma anche questa previsione è saltata perché i tempi non coincidono». 


Il nuovo ospedale


Ma a preoccupare Biancani è soprattutto la road map del nuovo ospedale di Muraglia. «Entro il 31 dicembre 2022 doveva essere avviata la gara per trovare i progettisti, ma non c’è stato ancora nessun bando». E i finanziamenti non bastano: «Ci sono solo 105 milioni di fondi statali, ne servirebbero 150-170, ma la Regione non ha messo risorse a bilancio. Una mancanza di visione futura, un accordo andato al macero, una ricerca di strutture private per l’incapacità di recuperare quelle di proprietà, come il San Benedetto».

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