Italvolley, Marotta c'era in Olanda: ora gioia e rammarico. Bertini: «Ma il bronzo vale». Il sindaco: «Davide e Matteo un modello»

Italvolley, Marotta c'era in Olanda: ora gioia e rammarico. Bertini: «Ma il bronzo vale». Il sindaco: «Davide e Matteo sono un modello»
Italvolley, Marotta c'era in Olanda: ora gioia e rammarico. Bertini: «Ma il bronzo vale». Il sindaco: «Davide e Matteo sono un modello»
di Jacopo Zuccari
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Lunedì 17 Ottobre 2022, 04:45

MAROTTA - Marotta c’era e il suo tifo ai mondiali di volley femminile non è mancato. In tanti a tifare da casa, nei locali pubblici (bar e ristoranti) per la nazionale di Mazzanti e Bertini, ct e vice entrambi marottesi doc. L’esito finale, la medaglia di bronzo, ha lasciato un po’ di amaro in bocca pensando alle aspettative iniziali ma il terzo posto di Apeldoorn rende sempre prezioso il palmares delle ragazze dell’Italvolley che fin dal 2018 (Mondiali in Giappone), non si sono mai fermate e ad eccezione delle Olimpiadi 2021 sono andate sempre al massimo. 

Ieri il rientro a casa

Ieri il ritorno a casa, in trasferta con il gruppo dei marottesi, dell’assessore Davide Caporaletti che ha seguito in Olanda la parte finale della manifestazione e ha fatto sentire da vicino l’affetto della città per le azzurre.

C’era anche lo striscione “Forza Marotta” issato a bordo campo dalla truppa dei tifosi azzurri. «A questi livelli si vorrebbe sempre il massimo e tutti noi volevamo l’oro purtroppo non è arrivato ma credo che questa nazionale ci ha fatto ancora sognare – ha commentato Caporaletti –. Dopo la partita persa col Brasile in semifinale c’era un rammarico enorme, ma le ragazze non si sono perse d’animo e nella finale per il bronzo sarebbe stato facile farsi prendere dallo sconforto e affrontare male la partita. E giocavamo contro gli Stati Uniti, che hanno vinto le ultime Olimpiadi, quindi non proprio le pallavoliste ultime arrivate. Quindi per noi penso che il bronzo debba renderci felici di quello che la nazionale di Davide e Matteo ha raggiunto quest’anno». 

Sentimenti contrastanti

Al ritorno la soddisfazione per la medaglia si mischia con il dispiacere ma la voglia è di guardare il bicchiere mezzo pieno. Bertini già ieri aveva la testa al campionato ed era diretto in Umbria per gli allenamenti della sua nuova squadra. Mazzanti resterà ct? Lo sfogo della Egonu a fine partita? «Chiaro che quando parla Paola ha una cassa di risonanza enorme, il rammarico per come è andata c’è – dice Bertini –. Volevamo tutti l’oro ma il bronzo non è da buttare via anzi, il gruppo delle ragazze è molto giovane e abbiamo i margini per continuare a questi livelli. A volte una stagione si decide su un episodio, penso abbiamo sentito troppo la pressione in semifinale. Basta poco e certi avversari non ti perdonano niente. I ritmi a cui giochiamo sono veramente forsennati, non ti fermi mai per tanto tempo e alla fine forse c’è mancata un pizzico di lucidità». 

La dedica di Mazzanti

Il ct Mazzanti nel dopogara era visibilmente commosso e ha detto: «Vorrei dedicare la medaglia allo staff perché ha fatto un lavoro super, un gruppo non solo di professionisti ma di persone, che ha aiutato tantissimo le giocatrici e me». Alla Egonu sono giunte gli attestati di solidarietà da tutto il mondo politico, dal premier Draghi e dall’Aip (associazione italiana pallavolisti).

Il commento di Barbieri

A nome della cittadinanza, dal sindaco Nicola Barbieri sono giunti gli elogi alla nazionale azzurra. Dopo l’oro degli Europei del 2021 quest’anno il bronzo ai Mondiali. «Certo tutti avremmo sperato di vederli sul tetto del mondo insieme alle loro “ragazze terribili”, soprattutto dopo le grandi vittorie degli Europei e della Volley Nations League, ma le cose sono andate diversamente. Di Davide e Matteo non possiamo che essere orgogliosi, perché nella loro umanità semplice e vera sono diventati un modello per le nuove generazioni. Un esempio di vita, di sport e di dedizione.


Gli insegnamenti

«In questi anni – ha sottolineato Barbieri - ci hanno insegnato che si possono raggiungere risultati straordinari, passo dopo passo, con tranquillità e virtuosa forza calma che sono prerogative di pochissimi grandi. Che si può fare qualcosa di sensazionale anche senza clamore e ostentazione. Oggi più che mai – prosegue il primo cittadino del comune di Mondolfo - è bello ricordare le parole di Davide nel discorso al Presidente della Repubblica Mattarella dopo la vittoria degli Europei: “Se c’è un messaggio che vale davvero la pena condividere è la speranza che le medaglie e i successi ci aiutino a creare un mondo in cui la gratitudine e il rispetto non svaniscano, al di là del lato dove cadrà l’ultima palla”».

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