Casellino e interquartieri risolvono il caos viabilità: sopralluogo della Regione

Il sopralluogo dell'assessore Baldelli per il casellino di Fano Nord
Il sopralluogo dell'assessore Baldelli per il casellino di Fano Nord
di Lorenzo Furlani
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Sabato 19 Giugno 2021, 09:47

FANO - La realizzazione del casellino di Fano Nord e il completamento della strada interquartieri costituiscono gli interventi infrastrutturali più sostenibili sui piani finanziario e amministrativo per risolvere complessivamente il problema della viabilità di Fano e dei collegamenti carenti con Pesaro.

Il nuovo casello dell’autostrada a Fenile, che verosimilmente sarà progettato in una versione ridotta, di minore impatto ambientale, e monodirezionale verso Pesaro, speculare all’analogo casellino già programmato a Santa Veneranda, è messo a carico di società Autostrade, che ha una riserva di 14 milioni di euro nell’ambito delle risorse già destinate a Fano per le opere compensative della terza corsia dell’A 14 (il casello, inizialmente previsto dalla Conferenza dei servizi del 2006, fu bocciato nel 2015 dal Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero dei beni culturali, che aveva espresso un parere negativo sin dal 2013).

L’iniziativa della Regione
La giunta regionale uscita dalle elezioni dello scorso settembre, con l’assessore alle infrastrutture Francesco Baldelli, ha ripreso il confronto sull’opera con società Autostrade, dopo la bocciatura da parte del Tar quattro anni fa del ricorso del Comune di Fano contro il giudizio negativo di compatibilità dell’infrastruttura.

Un confronto efficace e utile, tanto che i giorni scorsi si è svolto un primo sopralluogo congiunto a Fenile, a cui ha partecipato lo stesso assessore Baldelli, per individuare il sito più idoneo al di fuori dell’area di vincolo, in una zona peraltro già impegnata come deposito da società Autostrade.

«Il casello di Fano Nord - ha commentato l’assessore Baldelli su Facebook - consentirebbe di ottimizzare e rendere più sicura la viabilità tra Fano e Pesaro, liberando dalle auto la statale Adriatica che non è più da considerarsi una nazionale bensì una strada con caratteristiche urbane. La problematica emerge ancor più durante il periodo estivo quando la statale è presa d’assalto dai bagnanti che lasciano i mezzi parcheggiati ai lati della carreggiata, con conseguenti problemi di sicurezza che una viabilità alternativa andrebbe a risolvere».

Tale opera si integrerebbe perfettamente con il prolungamento fino a Gimarra dell’interquartieri programmato dal Comune con i 20 milioni del fondo nazionale di coesione e sviluppo assegnati dalla Regione a Fano nel 2018.

La strada per Gimarra, infatti, decongestionerebbe le zone centrali dal traffico da e verso l’A14 e la superstrada ora costretto a passare nell’asfittica rotatoria vicino all’arco d’Augusto, monumento di duemila anni fa; darebbe al quartiere di Gimarra, dove sono previsti 200 nuovi alloggi, uno sbocco viario alternativo alla statale Adriatica spesso intasata e, con un breve by-pass a Belgatto con le opere compensative, permetterebbe di liberare tutta la città dall’attraversamento della statale tramite l’arretramento della stessa Adriatica a Fano Sud, opera nei programmi sia del Comune sia della Regione, che intende progettare una complanare all’A14 da Marotta a Pesaro.

L’Adriatica da declassare
Ma una volta realizzata a Fano Sud questa variante alla statale, il cui costo è stimabile in 10 milioni di euro, l’ultimo tratto dell’interquartieri - i cui lavori devono essere assegnati entro il 2022 per non perdere i fondi - consentirebbe, chiudendo l’anello viario, di declassare da Marotta a Gimarra l’attuale statale in strada comunale, per trasformare in modo sostenibile tutta la viabilità urbana.

Mentre il casellino di Fano Nord, che realizzerebbe l’auspicato collegamento efficiente con Pesaro e la sua area industriale, tanto più con la liberalizzazione del tratto Fenile-Santa Veneranda dal pedaggio, permetterebbe di riconsiderare anche la congruità finanziaria e ambientale del resto della complanare verso Pesaro.

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