Insulti social contro Matteo Ricci, invece della sentenza il giudice chiama il sindaco di Pesaro in aula

Insulti social contro Matteo Ricci, invece della sentenza il giudice chiama il sindaco di Pesaro in aula
Insulti social contro Matteo Ricci, invece della sentenza il giudice chiama il sindaco di Pesaro in aula
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Martedì 18 Ottobre 2022, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 16:03

PESARO Messaggi diffamatori contro il sindaco di Pesaro sui social, il giudice convoca il primo cittadino Matteo Ricci per la prossima udienza. Ieri davanti al giudice monocratico erano fissate le repliche e la sentenza nei confronti un di 51enne accusato di diffamazione per una serie di frasi postere su Facebook contro Ricci. Ma invece della sentenza, il giudice ha rinviato tutto al 9 gennaio: vuole ascoltare il sindaco e avere di fronte anche l’imputato che ieri non era presente in udienza.  


Non solo parole


Secondo l’accusa i commenti riportati erano lesivi dell’onore e del decoro del primo cittadino anche mediante la pubblicazione sui gruppi Facebook di foto che ritraevano lo stesso sindaco. Fatti accaduti nella primavera del 2020, ovvero nel periodo più duro della pandemia. Tra i commenti «Vergogna pesarese, questo è il peggiore di tutti, un pagliaccio». I toni accesi soprattutto sul tema della pandemia. Sotto alla foto di mascherine il commento: «Io sono il sindacontagio, “dentro” Ricci per epidemia colposa». E ancora appellativi come «medioman, il Pinocchio semianalfabeta sindacontagio». Tra le foto quella del viso del sindaco con annessa una molecola del virus covid 19. 


L’escalation


Ma anche espressioni come «fuocopurificatore» e «questa tracotante arroganza va punita in un solo modo: a calci in c…».

Commenti in più situazioni anche rivolti alle figure degli amministratori: «Schifosissime e ripugnanti mer…. umane, tanto il mesile lo prendete comunque». E «neanche l’Isis è stata capace di ciucciare talmente tanto i cervellini». Tra i commenti nel proprio profilo anche: «Dovete sprofondare negli abissi, ma voi non potete provare vergogna e non avete né onore né dignità. Siete solo schifosissimi sfruttatori». Su uno dei gruppi di Facebook dedicati ai pesaresi il 51enne è accusato di aver postato una foto del sindaco dietro le sbarre con la scritta “Il sindacontagio”. E ancora il fotomontaggio di Ricci vestito da giullare con la scritta: «Per gli amanti delle sagre, è il re delle trottole». Poi quello di Pinocchio: «E’ solo il re delle frottole». Infine: «Il sindacontagio Pinocchio, a breve inaugureremo un megascivolo a torre per tutti i figlioli dei bannati dissidenti». L’uomo è finito a processo per diffamazione aggravata dal fatto di aver preso di mira un pubblico ufficiale nell’atto dell’adempimento delle sue funzioni. 


La richiesta


Il pm aveva chiesto 4mila euro di condanna mentre il Comune, come parte civile, ha chiesto 30mila euro di risarcimento e 15 di provvisionale. L’imputato è difeso dall’avvocato Andrea Bianchi. Il 9 gennaio toccherà al sindaco Ricci rispondere alle domande del pm. Qualche settimana fa la prima sentenza di questo tipo. Il giudice ha condannato un 57enne pesarese a 800 euro di multa e ad un rimborso di 3mila euro per diffamazione a mezzo stampa commesso tramite Facebook.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA