L’Inps abbassa la saracinesca a Urbino per diventare solo un ufficio. L'allarme dei sindacati

L Inps abbassa la saracinesca a Urbino per diventare solo un ufficio. L'allarme dei sindacati
L’Inps abbassa la saracinesca a Urbino per diventare solo un ufficio. L'allarme dei sindacati
di Eugenio Gulini
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Domenica 30 Ottobre 2022, 06:20

URBINO La soppressione dell’Agenzia Inps in favore di un semplice ufficio, è un reale progetto riorganizzativo dell’Ente previdenziale. La condizione dell’attuale sede di piazza della Repubblica 1, non più rispondente ai parametri organizzativi e di sicurezza, in aggiunta alla sempre più marcata carenza di personale disponibile, ai nuovi costi conseguenti alla crisi pandemica (presidi sanitari e igienizzazione locali) e all’incremento dei costi energetici, indirizza le scelte verso un diverso modello organizzativo che contempli l’esigenza di riduzione dei costi e la fornitura di servizi alla popolazione.  


La fusione


«Il nuovo progetto - insistono i sindacati Cgil e Cisl Urbino - prevede la soppressione dell’Agenzia di Urbino e la fusione con quella di Fossombrone». Anche le Federazioni dei pensionati Cisl e Cgil «esprimono forti preoccupazioni in merito ad un orientamento che ancora una volta, all’insegna delle problematiche sopra esposte e dei costi, penalizza una realtà come Urbino e l’ampio territorio delle aree interne con essa collegate (ben 21 comuni del Montefeltro)». Gli stessi sindacati hanno chiesto un urgente incontro al sindaco di Urbino, per capirne la posizione «rispetto ad una prospettiva che oltre a sottrarre alla città co-capoluogo della Provincia, un altro ruolo istituzionale importante, non tiene in debita considerazione l’esigenza delle popolazioni coinvolte, sempre più caratterizzate da un costante invecchiamento e un’orografia territoriale non in grado di facilitare il contatto con altre realtà.


Il ridimensionamento


«La trasformazione da Agenzia in Punto Servizi – si chiedono - ci garantisce il mantenimento dell’attuale livello di servizi ai cittadini? Come mai, per abbattere i costi si dovrebbe salvare la realtà fossombronese in luogo di quella di Urbino? Il territorio – concludono Cgil e Cisl che restano in attesa della convocazione - ha già pagato in termini di qualità dei servizi a disposizione delle popolazioni un dazio rilevante subendo trasformazione e declassamento dei servizi sanitari, di altri organi istituzionali territoriali, ecc».

Questa ipotesi comporterebbe «conseguenze di danno sociale e di primario ruolo alla città – rimarca Leonardo Piccinno della Cisl - siamo fortemente preoccupati». 


Le reazioni


«A me risulta - aggiunge il sindaco Maurizio Gambini - che l’Ente voglia spostare la sua sede dal centro perché per gli utenti è estremamente disagevole. Noi, come Amministrazione Comunale ci siamo subito adoperati e mostrato alcuni ambienti e strutture disponibili, per esempio, in zona Sasso. Ho sentito, sempre per voci che sono rimbalzate qua e là ma nulla di ufficiale, che l’Inps potrebbe aver trovato qualcosa in zona Trasanni». Il 25 ottobre scorso si è riunito il Comitato Regionale Inps per decidere la soppressione dell’Agenzia e l’apertura di un semplice ufficio a Trasanni presso l’Agenzia delle Entrate. Il Pd locale con il segretario Giorgio Ubaldi rileva: «Anche l’Inps dopo la Diocesi. Lento, costante, inesorabile il declino della nostra città. È ora che le nuove generazioni ricomincino a costruire un altro orizzonte. Con l’aiuto di tutti. Prima che sia troppo tardi».
 

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