Pesaro, in chiesa la svolta green (con il maglione) contro il caro bollette

Pesaro, in chiesa la svolta green (con il maglione) contro il caro bollette
Pesaro, in chiesa la svolta green (con il maglione) contro il caro bollette
di Miléna Bonaparte
3 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Ottobre 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 18:10

 PESARO «Le nostre chiese saranno sempre calde e accoglienti, magari i fedeli si mettano un maglione in più». La conversione ecologica e il rispetto per il creato sono una realtà in alcune parrocchie dove la svolta green c’è stata già da qualche anno, in tempi non sospetti, quando ancora non era scoppiata la crisi energetica. A Candelara, Santa Maria dell’Arzilla, Villa Fastiggi e Montecchio, in particolare, i bilanci sarebbero in controtendenza e le bollette addirittura più basse.  
I sacerdoti non stanno facendo miracoli, ma sono stati semplicemente accorti ed previdenti. Hanno sostituito le vecchie caldaie con moderni impianti a condensazione che permettono notevoli risparmi, hanno i pannelli fotovoltaici oppure li installeranno per arrivare a zero consumi di gas, l’illuminazione è passata in gran parte al sistema led e, in alcuni casi, la parrocchia ha investito nei riscaldamenti a pavimento più efficaci e meno dispendiosi. Il rinnovo delle caldaie farebbe la differenza, come a Villa San Martino e Cattabrighe dove non c’è stata la sostituzione e il caro bollette si fa sentire.«Non bisogna chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi - afferma don Giampiero Cernuschi, che guida le parrocchie di Santo Stefano di Candelara e di Santa Maria dell’Arzilla -. Noi stiamo già risparmiando da sei anni perché abbiamo installato i pannelli solari e adesso è stato sostituito, approfittando del bonus caldaie, il vecchio impianto con uno a condensazione per una maggiore efficienza. Rimarremo quindi costanti nelle accensioni dei riscaldamenti, nessun taglio in vista. Grazie a una caldaia più performante, l’inverno scorso abbiamo pagato 4.000 euro, mentre in precedenza ne spendevamo 5.000, non abbiamo ancora le bollette attuali di riferimento». 

La temperatura


«La temperatura in chiesa - prosegue il sacerdote - sarà attorno ai 19 gradi, accendiamo 2 ore prima della santa messa e il calore resta a lungo nell’ambiente.

Alla Pieve abbiamo il riscaldamento a pavimento. Stiamo infine valutando se utilizzare la chiesetta della Madonna della Neve il sabato sera al posto dell’Arzilla. I fedeli vengano comunque alle funzioni con più vestiti addosso». 


Anche don Enrico Giorgini, sacerdote di San Pietro in Calibano a Villa Fastiggi, è stato previdente: «Ancora non abbiamo sentito la frustata del caro bollette, ma non intendiamo assolutamente tenere al freddo i nostri fedeli. Nella chiesa è stato installato un impianto di riscaldamento elettrico, eliminando il gas, e abbiamo avuto un risparmio del 40%. Il consiglio pastorale ha promosso una trasformazione green, con il programma di installare anche i pannelli solari. Stiamo usando infine solo lampade al led». Nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Montecchio di Vallefoglia don Marco Di Giorgio è al lavoro per dotare la chiesa di energie alternative: «Cercheremo di trovare le risorse necessarie per i pannelli, chiediamo una mano a chi ci vuole aiutare. L’obiettivo è eliminare il gas entro il prossimo anno. Abbiamo invece il riscaldamento a pavimento nella chiesa di Montecchio, qui posizioniamo il termostato a 16 gradi ed è sufficiente perché i fedeli restano in chiesa con il cappotto. La nostra Caritas assiste 80 famiglie, sono sempre le stesse, non abbiamo avuto ancora nuovi casi, speriamo che le temperature miti durino per tutto novembre». 

In agosto 800 euro di luce


Don Lorenzo Volponi, parroco di Villa San Martino, ammette che, non avendo cambiato la caldaia, «l’aumento delle bollette si sente, ad agosto abbiamo pagato 800 euro di luce, nonostante d’estate si deve dire grazie al sole. Nella chiesa ci sono i pannelli fotovoltaici da quattro anni e alcune luci al led, ma questi accorgimenti non bastano, finiremo per comprare il bue e l’asinello per i nostri fedeli». Vecchia caldaia a gas da più di quarant’anni e dolori per il caro bollette anche a Cattabrighe, nella parrocchia di San Terenzio, dove don Michele Rossini è stato sostituito da don Enrico Giorgini. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA