Pesaro, i bagnini disperati al Comune: «Rischiamo di non avere più spiaggia»

I bagnini disperati al Comune: «Rischiamo di non avere più spiaggia»
I bagnini disperati al Comune: «Rischiamo di non avere più spiaggia»
di Letizia Francesconi
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 18:04

PESARO Maltempo: no, non è ancora finita. Perchè c’è ancora la conta dei danni aperta. E mentre la protezione civile prosegue nei suoi interventi in aiuto a chi si trova ancora in difficoltà dopo gli allagamenti, i bagnini chiedono subito un incontro con il Comune. «E’ stata la mareggiata più forte degli ultimi anni, quella che si è abbattuta pochi giorni fa sul nostro litorale»: gli operatori balneari di Levante e Sottomonte non hanno dubbi, e le associazioni di categoria fanno quadrato. Ha scritto al sindaco Matteo Ricci e all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Pozzi, Andrea Giuliani responsabile provinciale di Confartigianato imprese demaniali e con Antonio Bianchini di Cna balneari, chiede ora un confronto urgente per programmare interventi di ripristino e strutturali. 


Gli stabilimenti


A pesare in modo considerevole sul conto finale del maltempo del 22-23 gennaio scorso sono proprio i danni agli stabilimenti. Un conto salato che si somma a quello delle attività economiche e residenti colpiti dalla piena del fiume Foglia. Spiega Paolo Sorace, il presidente del Consorzio bagnini di Levante, che raggruppa gli operatori da viale Nazario Sauro all’ultimo tratto a sud di viale Trieste: «Abbiamo perso anche le dune di sabbia messe a protezione nell’autunno scorso. C’è bisogno di avere garanzie sulle quantità di sabbia da riportare alle nostre concessioni». «La nostra parola d’ordine è ora concertazione – entra nel merito Giuliani – se non si interviene da subito, con una programmazione da concordare rischiamo di non avere le spiagge o meglio quell’arenile sufficiente a garantire quest’estate l’accoglienza di bagnanti.

L’associazione ha già incontrato il Comune di Fano e aspettiamo di essere convocati da Pesaro per avere contezza sui lavori strutturali programmati e in via di appalto per il rafforzamento delle scogliere di Levante, oltre a chiedere risorse in via straordinaria, visto lo stato attuale dell’arenile. Come mai Pesaro non ha mai preso in considerazione la nostra proposta di istituire una consulta permanente del turismo aperta alle associazioni di categoria dell’indotto sull’esempio di quanto si fa in altri Comuni?». 


Due le priorità


Sono due le priorità: «Se nel 2022 si erano stanziati circa 130 mila euro complessivi per i ripascimenti di sabbia lungo l’arenile, ora a tutela delle concessioni che hanno subito i danni più consistenti, ne servono almeno il doppio. Ci sono spiagge a Sottomonte, ma anche in alcuni tratti terminali di Levante, in corrispondenza di bagni Primavera e altri, dove le dune a protezione sono state portate vie dalla mareggiata. Il mare è arrivato dove raramente erode, e ciò significa che ci stabilimenti che hanno bisogno di più sabbia e in punti diversi, perché ora non possono contare nemmeno sulle dune. Capitolo a parte riguarda le scogliere: non solo Levante, su cui si chiede certezza per l’avvio del cantiere. L’Amministrazione deve mettere in agenda anche la prosecuzione dell’intervento di rinfoltimento dei massi a Sottomonte. Lo scorso anno infatti è stato fatto solo un intervento minimale e parziale, che ha interessato pochi stabilimenti fino a bagni Riccardo, preservando la pista ciclabile comunale». 


Dove intervenire


«Il Comune - prosegue - dovrà stanziare i fondi per proseguire più a sud, fino a bagni Margherita, Bibi e vicini, mettendo mano ai tratti di arenile non compresi nell’intervento, praticamente con scogliere di fatto minate e inefficaci. Riteniamo che per la difesa della costa serva un intervento costante e mirato. Ogni anno il Comune stesso dovrebbe prevedere a bilancio in forma stabile dai 500 mila euro al milione, da ripartire così su tutto il litorale».
 

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