SANT’ANGELO IN VADO - Si è rischiata una tragedia ieri mattina nella galleria della statale 687, la pedemontana delle Marche, da Lunano a Sant’Angelo in Vado, perché ha preso fuoco il motore di un autoarticolato che trasportava polietilene.
Le manovre efficaci
Il conducente, un romeno di 41 anni, quando si è accorto delle fiamme che si erano già sviluppate sotto la cabina di guida, ha avuto il sangue freddo e la lucidità di proseguire la marcia fino all’uscita del tunnel, fermare il tir in un’area di sosta esterna alla carreggiata, staccare e allontanare il rimorchio di una ventina di metri e alzare la cabina di guida per ridurre l’impatto delle fiamme prima di affrontarle con un estintore.
Le manovre eseguite hanno messo in sicurezza la circolazione, il carico destinato a un’azienda vadese che lavora il polietilene per realizzare tubazioni e, per quanto possibile, la cabina di guida.
«Era una bomba»
L’episodio è avvenuto alle 8,45 nella località di San Martino in Selva Nera. All’interno della galleria, l’autista ha visto le fiamme svilupparsi nel vano motore, praticamente sotto il suo posto di guida, ma non si è perso d’animo né si è fatto sopraffare dalla paura, gestendo con grande professionalità l’emergenza. «Praticamente è stato un eroe - afferma il caposquadra dei vigili del fuoco intervenuti - perché con l’incendio in atto il tir con i grandi serbatoi di Gnl e quel carico era una bomba, fermarlo dentro la galleria avrebbe provocato un disastro».
Il danno alla fine è stato limitato a una parte della cabina di guida. L’incendio è stato provocato da un’avaria tecnica del motore, forse un cortocircuito oppure una perdita di olio. Il camionista, pur provato dall’accaduto, non è rimasto ferito. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Sant’Angelo in Vado ed è intervenuto un carro attrezzi per la rimozione dell’autoarticolato.
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