Il traforo della Guinza sarà a senso unico verso l'Umbria. Doccia fredda per il turismo

La superstrada Fano Grosseto
La superstrada Fano Grosseto
di Lorenzo Furlani
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Sabato 23 Gennaio 2021, 03:50

FANO - La galleria della Guinza della Fano-Grosseto sarà completata e aperta al traffico con una viabilità monodirezionale verso la provincia di Perugia. Chi vorrà raggiungere la provincia di Pesaro Urbino dalla confinante Umbria dovrà continuare a usare la viabilità esistente.

Doccia fredda per gli operatori
La notizia, che comunica il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione lavori pubblici e infrastrutture di palazzo Madama, è una doccia fredda, per certi versi, sulle aspettative suscitate dallo sblocco dei lavori della superstrada con la nomina del commissario straordinario e, in particolare, con la messa in opera del traforo di 6 chilometri che sfonda l’Appennino umbro-marchigiano, poco sotto i 600 metri di quota, tra i comuni di Mercatello sul Metauro e San Giustino, diventato dopo i lavori iniziati 30 anni fa una delle incompiute più significative d’Italia.

Il previsto raccordo viario della galleria con la Fano-Grosseto e, per i lotti del progetto ancora mancanti, con la viabilità ordinaria aveva alimentato le speranze degli operatori economici di poter recuperare almeno parte dei flussi di quel turismo balneare dall’Umbria - un tempo caratteristico della spiaggia fanese - che negli ultimi anni ha preso la via dei lidi a Sud della regione dopo l’apertura al traffico della cosiddetta quadrilatero tra Marche e Umbria.

Il senatore Coltorti corregge l’informazione sulla viabilità a senso unico alternato nel traforo contenuta nel suo stesso comunicato di mercoledì scorso, che riportava le dichiarazioni sul parere positivo della commissione gallerie del Ministero dei trasporti all’utilizzo dell’unica canna della Guinza.

«Quella è una notizia superata, si trattava di una richiesta che non è stata accettata - precisa il presidente della commissione del Senato -. Il ministero dei trasporti mi ha informato che l’apertura al traffico della Guinza avverrà in un unico senso di marcia dalle Marche all’Umbria, per la direzione opposta si dovrà utilizzare la viabilità locale».

Questo accorgimento tecnico tacita le proteste dei residenti dell’entroterra, che stavano già montando sui social, per i disagi alla circolazione che il senso unico alternato avrebbe creato, con inevitabili lunghe code di veicoli sui due lati del tunnel.

D’altro canto, la soluzione ora accreditata rende ancora più evidente come il passo avanti per il completamento dell’opera, fatto con il Dpcm in esecuzione del decreto “Sblocca cantieri” del 2019 all’esame ora delle commissioni parlamentari, sia ancora precario per la Fano-Grosseto, perché attraverso il recupero della Guinza in questa fase non avverrà, neanche simbolicamente, quello scambio di persone e merci tra i versanti adriatico e tirrenico a cui si annettono le potenzialità culturali ed economiche del collegamento viario.

Peraltro, le due corsie monodirezionali verso l’Umbria (la galleria è stata autorizzata a senso unico per il rafforzamento delle misure di sicurezza dopo la tragedia del monte Bianco) non potranno esercitare una forte attrazione sul traffico merci, in particolare in direzione del porto di Livorno, per la mancata esecuzione di molti lotti della superstrada e l’assenza delle 4 corsie su lunghi tratti.

Recovery fund poco spendibile
Dei 9 lotti dal confine umbro a Santo Stefano di Gaifa di Urbino il commissario straordinario potrà appaltarne, tra quest’anno e il prossimo, non più di 3 (con gli 86 milioni di euro resi disponibili dal Dpcm per la galleria e i 4 chilometri a 4 corsie già costruiti a Mercatello al Metauro e con i 114 milioni già finanziati per la variante di Urbania). Peraltro, lo sbocco sul versante umbro ora viene finanziato solamente con 76 milioni rispetto ai 100 previsti dal progetto per i lavori.

Ma il senatore Coltorti infonde fiducia. «Proveremo a inserire alcuni lotti nel Recovery fund - sottolinea - tuttavia quelle risorse sono destinate a opere realizzabili entro il 2026. A breve verrà presentato il nuovo contratto di programma di Anas e il fatto che il commissario per la realizzazione della Fano-Grosseto sia proprio l’amministratore delegato Simonini indica che l’opera verrà finanziata per giungere quanto prima al suo completamento. Sicuramente verrà inserita la seconda canna della Guinza».

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