Ricercato lascia l'auto in doppia fila e ne blocca altre, clacson impazziti e arrivano i carabinieri: arrestato

Gabicce, ricercato lascia l'auto in doppia fila e ne blocca altre, clacson impazziti e arrivano i carabinieri: arrestato
Gabicce, ricercato lascia l'auto in doppia fila e ne blocca altre, clacson impazziti e arrivano i carabinieri: arrestato
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Martedì 16 Febbraio 2021, 03:10

GABICCE - Un’auto parcheggiata in doppia fila. I clacson e le proteste per l’impedimento che crea lungo la strada: l’uomo finisce in carcere con tanto di multa da 600 euro. Potrebbe sembrare assurdo, ma un 48enne si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e perdi più con il parcheggio sbagliato. Sono da poco passate le 17 quando in centro a Gabicce alcuni autisti lamentavano il cattivo posteggio di una macchina.

Hanno suonato il clacson a ripetizione ma non si è fatto vivo nessuno.

Nel frattempo in strada si era creato un ingorgo e molti conducenti hanno perso la pazienza. Tanto da dare anche l’allarme alle forze dell’ordine. In quel momento sono arrivati anche i carabinieri che hanno incrociato un uomo pronto a spostarla. Gli hanno chiesto i documenti visto che l’auto non sembrava essere sua. Infatti il mezzo risulta intestato a un’altra persona, che l’uomo ha definito un amico. Da un rapido controllo sul terminale è emerso subito che sul 48enne, originario di Varese e residente a Pesaro, pendeva un ordine di carcerazione perché l’uomo deve scontare una pena definitiva di 1 anno e 8 mesi. Per questo motivo i carabinieri lo hanno portato in carcere. Si tratta di un cumulo di pene per reati di vario genere che lo hanno visto protagonista a palazzo di giustizia. Ma condanna su condanna si è arrivati a un esito definitivo che deve essere scontato. Insomma, mai fu più inopportuno quel parcheggio e quella manovra per spostare l’auto. Da un banale giretto a Gabicce è finito in carcere. Intanto due persone sono state fermate dai carabinieri di Pesaro perché sospettate di un furto a un supermercato. Diverse persone hanno notato le auto dei militari arrivare in caserma celermente facendo pensare a una operazione in corso, legata proprio a un ammanco denunciato da un market pesarese. Per ora le bocche sono cucite. 

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