Inganna un'anziana vedova e la deruba
Arrestata e condannata la cara amica

Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Piandimeleto
Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Piandimeleto
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Sabato 7 Marzo 2015, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 12:41
LUNANO - Fingeva di occuparsi di un'anziana sola invece approfittava della sua confidenza per derubarla.

I carabinieri della stazione di Piandimeleto hanno arrestato in flagranza di reato per furto in abitazione Gabriella Paolini, 62 anni, pensionata lunanese. Era stata intercettata attorno alle 20 di giovedì e bloccata dai militari mentre usciva dall’appartamento di una vedova 85enne, dove, approfittando dell’assenza di quest’ultima che lì viveva sola, aveva asportato 300 euro.



Le indagini erano scaturite dalla segnalazione, avvenuta il giorno prima, da parte del figlio della vittima, di numerosi ammanchi di denaro che la madre aveva patito nella sua abitazione sempre dopo aver effettuato dei prelievi presso l’ufficio postale di Lunano.



L’ultimo episodio, infatti, risaliva al giorno precedente, quando erano spariti inspiegabilmente, dalla tasca dell’accappatoio che l’anziana donna teneva appeso dietro la porta d’ingresso del vano bagno, la somma di 150 euro.



In considerazione di ciò, i carabinieri di Piandimeleto avevano dapprima fotocopiato la rimanente somma di 300 euro e successivamente predisposto dedicati servizi di osservazione e controllo. Intorno alle 20 la signora era uscita per recarsi in Chiesa, pochi minuti dopo sopraggiungeva Gabriella Paolini che, con fare circospetto, entrava dal portone principale con delle chiavi e vi usciva quattro minuti dopo.



La stessa veniva immediatamente bloccata e all’interno delle tasche del giubbino che indossava venivano trovate una torcia, le chiavi dell’abitazione, il denaro in banconote racchiuso in un foglio di carta, che altro non era se non la ricevuta di prelevamento dal conto corrente postale dell’ottantacinquenne.



La successiva perquisizione domiciliare a carico della donna permetteva di rinvenire nell’armadio della camera da letto, abilmente occultati al di sotto di alcuni vestiti dei portagioie con all’interno due paia di orecchini in oro e pietre preziose, riconosciuti poi dalla derubata, e una ricevuta di versamento di oggetti di valore presso un compro oro della provincia, risalente al mese di gennaio.



L'arrestata, sfruttando la solitudine della vittima e l’ingenuità legata alla sua avanzata età, si era avvicinata a lei con varie attenzioni, come farle assaggiare della pasta fatta in casa, al fine di ottenerne la fiducia e di stringerci quel sicuro rapporto di amicizia che le avrebbe permesso di conoscere e studiarne le abitudini, nonché di ricevere qualsiasi confidenza.



Infatti, così facendo, era venuta a conoscenza del posto in cui venivano custoditi denaro e gioielli, era riuscita ad impossessarsi di una copia di chiavi di riserva dell’appartamento e, dinanzi ai sospetti sollevati in merito all’ammanco di denaro, era riuscita a indurla a ritenere che i responsabili di quanto stava accadendo potessero essere i figli o i nipoti.



Secondo i rilievi dei carabinieri, coordinati dal Pubblico ministero Irene Lilliu, la donna avrebbe racimolato un bottino complessivo di oltre 15.000 euro, con sottrazioni successive dal giugno 2014. L’arrestata è stata già giudicata con rito direttissimo e condannata dal Tribunale di Urbino alla pena di anni un anno di reclusione nonché alla multa di 2.000 euro.
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