Le bollette e gli avvisi di pagamento di mezzo paese accumulati nella cassetta di un ignaro cittadino

Fossombrone, le bollette e gli avvisi di pagamento di mezzo paese accumulati nella cassetta di un ignaro cittadino
Fossombrone, le bollette e gli avvisi di pagamento di mezzo paese accumulati nella cassetta di un ignaro cittadino
di Roberto Giungi
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Giovedì 11 Giugno 2020, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 17:43

FOSSOMBRONE-  L’unica certezza è che il malloppo di lettere, tutte inviate tramite Poste Italiane dal servizio elettrico nazionale, contenenti bollette e avvisi, sono state depositate tutte nella cassetta sbagliata senza alcuna attinenza né con il numero civico, né con l’indirizzo del destinatario. Una svista? Un intento volontario di qualche precario che al momento giusto non è riuscito a cavarci le gambe? Difficile se non impossibile rispondere. 

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Il caso, per quanto singolare possa risultare, si è ulteriormente complicato, allungando a dismisura anche il tempo dei possibili recuperi, perché la cassetta ingombrata all’inverosimile, appartiene ad una famiglia che non risiede a Fossombrone e che quindi non si è potuta subito rendere conto di quanto era successo.
 
Vi rientra saltuariamente. In una di queste occasioni, la più recente in ordine di tempo, una volta accortosi degli indirizzi, il signore di turno si è premurato di bussare alla porta di chi risultava essere l’intestatario vero e proprio. Sbigottimento da una parte e dall’altra. Bollette ormai scadute da tempo. Solleciti rimasti lettera morta. Conseguenze immaginabili in un mondo in cui la burocrazia detta legge in lungo e in largo. Come si fa a spiegare all’operatore che risponde al telefono che i mancati pagamenti sono stati causati da un errore tanto vistoso quanto inspiegabile.
La risposta abituale è quella di ricorrere, almeno per chi è nelle condizioni di farlo, all’addebito sul proprio conto corrente e alla richiesta che la propria bolletta venga inviata per posta elettronica. Non tutti gli utenti sono però in grado di farlo. Sia per mancanza dei mezzi tecnici necessari, sia per l’età magari avanzata. Il che ripropone un ritornello sinceramente stancante. Del che volete che sia quando di mezzo ci sono persone anziane. Può succedere. Una sorta di grave e pericolosa scusante che nasconde principi di vita da rigettare.
Fare chiarezza
Un po’, per intenderci, come è successo nel periodo della pandemia con gli anziani sempre in primo piano perché i più fragili e vulnerabili. L’ultimo caso merita di essere segnalato per il numero delle lettere ammucchiate come mostra la foto. In verità è già successo in passato di disguidi ancora più gravi. A causa di non avvenute consegne regolari della posta sono saltate visite mediche urgenti di controllo; taglio della corrente elettrica o del servizio telefonico; inviti a concerti di beneficenza recapitati un mese dopo. Viene da pensare che il servizio di posta ordinaria e tradizionale debba considerarsi ormai obsoleto e sulla via del tramonto. Le consegne degli ordini on line non sgarrano di un secondo. Con tanto di tracciabilità. 

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