FOSSOMBRONE - Questione fiere a Fossombrone. Le polemiche si sono rivelate utili per fare il punto della situazione. La giunta comunale ha deliberato che «si svolgerà la fiera di San Matteo, che si tiene di norma il terzo sabato e domenica del mese di settembre, con inizio nei due giorni previsti alle ore 8 e termine entro le ore 23».
Sarà l’unica per l’anno in corso rispetto alle tre tradizionali, vale a dire quella del patrono Sant’Aldebrando, la cui ricorrenza del primo maggio è già passata, in programma l’ultima domenica di aprile dalle 8 alle 19 e la fiera a l’Isla nella seconda domenica del mese di aprile, sempre di un giorno, la cui sospensione è scivolata via senza destare particolari clamori.
Si tratta di rivedere l’intera organizzazione poiché «le suddette fiere richiamavano nel passato un notevole numero di ambulanti, ma che purtroppo nelle ultime edizioni, 2019 compreso, si è ridotto notevolmente il numero dei partecipanti». Resta sottinteso che per il prossimo anno si tornerà, almeno è quello che tutti si augurano se non altro in termini scaramantici, alla normalità con l’auspicio che la fiera del patrono possa durare due giorni come ulteriore stimolo alla fiducia e all’ottimismo. Sembra di poter cogliere un messaggio chiaro. Guardare avanti per rivitalizzare manifestazioni che hanno ancora il loro richiamo. Cercare di qualificarle e migliorarle nell’ambito di un progetto più generale di rivitalizzare la cittadina metaurense anche nel comparto delle tradizioni e del folclore.
Nessun cenno invece su tutto il fronte in merito all’idea di riportare in corso Garibaldi il mercato del lunedì. Se ne parla da anni senza alcun esito concreto.