Tiviroli (Marche Multiservizi) parla di siccità: «Desalinizzare? Si può fare ma ci sono pratiche migliori»

Mauro Tiviroli, ad di Marche Multiservizi
Mauro Tiviroli, ad di Marche Multiservizi
di Roberto Giungi
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Venerdì 31 Marzo 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 14:07

COLLI AL METAURO «Personalmente credo che esistano soluzioni migliori rispetto alla desalinizzazione e saranno i dati ambientali, tecnici ed economici che lo dimostreranno» scrive tra l’altro Mauro Tiviroli amministratore delegato di Marche Multiservizi in risposta alla presa di posizione del geologo Giampaolo Baldelli. E aggiunge: «Non è questa la prima volta che lei mi cita nelle sue interviste, dipingendomi come contrario all’idea della desalinizzazione. Sono totalmente favorevole alle tecnologie che oggi l’uomo ha a disposizione e alla loro applicazione pratica in quei campi in cui l’utilizzo può aiutare a risolvere questioni importanti, compresa la desalinizzazione dell’acqua del mare.


I quesiti

Inoltre, non sono contrario alle aziende, specie quelle locali, che di queste tecnologie si occupano, tant’è che quella in questione è già stata fornitrice di Marche Multiservizi con un impianto ad osmosi inversa in funzione presso la discarica di Urbino».

Tiviroli dopo aver premesso che «non c’è dubbio che la l’acqua del mare può essere desalinizzata e probabilmente anche in tempi rapidi» si chiede: «Ma quanta energia richiede questo processo? E quanta energia abbiamo in Italia o nel mondo da impiegare, soprattutto in questo momento di crisi che tutti stiamo sostenendo?». L’ad di Marche Multiservizi va oltre: «Sono consapevole che le alternative che abbiamo, come la pulizia degli invasi esistenti o la costruzione di un nuovo invaso nelle aree interne, richiedono più impegno, più fatica e più tempo. Credo, però, che mai come ora serva il coraggio di fare scelte realmente strategiche, anche alla luce di un’analisi in termini di costi e benefici. È innegabile che un invaso produce benefici ambientali, per la laminazione delle piene e quindi per la mitigazione del cambiamento climatico; produce energia pulita, che mai come in questo periodo rappresenta un valore, e può rifornire di acqua per uso idropotabile, agricolo e antincendio l’intera provincia, costituendo un vero serbatoio che può metterci al riparo dei periodi siccitosi che sono sempre più pressanti. Se poi allarghiamo lo sguardo, non è forse vero che i laghi artificiali diventano anche luoghi di sviluppo per turismo e sport, con tutte le ricadute economiche connesse?».

Pensare al futuro

Tiviroli sottolinea: «Il nostro impegno deve essere teso a lasciare alle future generazioni, ma anche a quelle attuali, un sistema infrastrutturale che dia risposte concrete e sia ottimale nel rispetto del rapporto tra costi e benefici da sostenere». La conclusione: «Ritengo che una riflessione, senza pregiudizi e preconcetti, possa far soppesare i pro e i contro delle diverse opzioni e considerare tutte le alternative che il nostro territorio offre». 

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