Fano 5 Stelle rilancia l'appello di Ricciatti
"Via Tombari, chiarezza alla Fondazione"

Da sinistra Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini
Da sinistra Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini
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Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 14:02
FANO - I grillini rilanciano la richiesta di dimissioni di Tombari avanzata dall'onorevole Ricciatti.

La questione del presidente della Fondazione Carifano mette d'accordo quanti in politica hanno spesso polemizzato dopo l'elezione di Massimo Seri a sindaco di Fano.



“Non possiamo che concordare, con chi, a differenza del proprio partito - afferma in una nota il gruppo consiliare di Fano 5 Stelle dopo l'intervento della deputata di Sinistra ecologia e libertà, Lara Ricciatti, che aveva sollecitato il concorso dei soggetti politici, sociali e istituzionali di Fano nel chiedere a Tombari un passo indietro -, cerca di far chiarezza sul tema Fondazione e rilanciare il suo appello, sperando che qualcun altro lo raccolga e si arrivi davvero a un cambio radicale nella Fondazione, ma anche a una chiarezza completa sulla vicenda”.



Fano 5 Stelle ricorda il suo intervento nel settembre 2013 sul deprezzamento per 36 milioni di euro delle azioni di Banca Marche acquistate dalla Fondazione Carifano e l'allarme lanciato insieme unicamente a Bene Comune quando Tombari, che aveva negato l'emergenza, era andato a risponderne in Consiglio.



“La perdita si è poi evidenziata ad agosto 2014, quando la negoziazione delle azioni era stata sospesa e avevamo lanciato solo noi un appello alla cittadinanza e in primis all'amministrazione appena insediata, ma su tutto era calato il silenzio. Nessun commento, nessuna voce. Campagna elettorale appena finita… tutti in vacanza!".



"Certo - sottolineano il consiglieri comunali Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli e Marta Ruggeri -, oggi il cerchio si chiude con i dati che emergono dalla stampa sullo zuccherificio: a Tombari è andata male e i nodi vengono al pettine. Il dato dell'esposizione in Banca Marche di 36 milioni che sembra emerso con il piano di ristrutturazione del debito della società Madonna Ponte è molto sospetto… soprattutto se affiancato ai 45 milioni (di cui 36 già persi) di azioni che la Fondazione Carifano (presieduta da Tombari) ha acquisito negli anni, pari al 3.35% delle quote. Anche il fatto che, come da lui stesso affermato, l'ingegnere Tombari voleva ottenere un rappresentante nel Cda di Banca Marche, non è sicuramente un dato trasparente, vista la molteplicità di incarichi che Tombari ricopre su fronti pubblici e privati".



"La situazione è gravissima - rileva Fano 5 Stelle -, sia per le imprudenze svolte nelle operazioni azionarie che per il conflitto di interessi lampante (seppure non giuridico, ndr) e l'uso del capitale della Fondazione. Tombari dovrebbe avere solo la decenza di dimettersi, ma basterà questo per mettere al sicuro la Fondazione? Ci aspettiamo che sia dai componenti dei vari organi della Fondazione e dai soci tutti (tra i quali anche il vicesindaco) che dall'amministrazione comunale si alzi un coro di voci a supporto di questa richiesta di trasparenza e chiarezza".
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