FERMIGNANO - Oggi scatta il Palio della Rana. Il riconoscimento di Rievocazione storica da parte della Regione Marche, risolve al fotofinish la situazione che si era creata e che aveva messo a rischio la corsa dei carretti con le rane vive. Il primo cittadino Emanuele Feduzi gioisce: «Ottanta rane saranno utilizzate nella gara per gli adulti, mentre per quella dei Putti saranno usate rane meccaniche».
Le modalità
In corsa gli scarriolanti delle 7 contrade (San Lazzaro, La Pieve, Cal Pino, Santa Barbara, San Silvestro, Ca’ l’Agostina e Centro Storico) che si contenderanno il trofeo artistico dello scultore Bruno Baratti di Pesaro che verrà consegnato dal primo cittadino al rione vincente. Alle 16.30 di oggi sono previste le batterie eliminatorie e sarà la contrada San Lazzaro a difendere la gloria della scorsa edizione. Giove Pluvio promette brutto tempo e piogge consistenti nelle prime ore della mattinata ma a Fermignano tutto è pronto, come dice il consigliere regionale di casa Giorgio Cancellieri per «godere ancora, come sempre nel rispetto degli animali coinvolti nella gara, della manifestazione più importante che abbiamo nel nostro territorio, in grado di attrarre da anni tanti curiosi».
Ora le rane, instabili saltatrici per la gioia del folto pubblico presente lungo il percorso di via Mazzini, dovranno arrivare al traguardo fisicamente integre (le visiterà un veterinario) e per nulla al mondo maltrattate né derise.
L’Enpa non cambia idea
La presidente, Carla Rocchi si è già espressa diverse volte in merito e ribadisce la posizione dell’ente anche dopo il riconoscimento tribunato al Palio di manifestazione storica: «La nostra valutazione sulla manifestazione non cambia di una virgola». La stessa diffida sopraggiunta a metà marzo scorso a Comune, Ast Pesaro Urbino, Pro Loco e Gruppo Carabinieri Forestali Pesaro termina con le seguenti parole sottoscritte dalla stessa Presidente Enpa: «Valga la presente ad ogni effetto di legge e anticipatrice ad un formale esposto al fine di verificare la sussistenza di obblighi e/o responsabilità dei soggetti coinvolti… (si evidenzia la procedibilità d’ufficio in ordine al reato ex art. 544 Ter del Codice penale».
Intanto via alla gara
L’articolo recita come chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizi o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La parola fine non è stata ancora scritta, intanto gli scarriolanti trottano con la rana in carriola.
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