FERMIGNANO - Una bambina di 10 anni torna a casa da scuola dopo un’ora e mezzo rispetto l’orario stabilito dal servizio di trasporto scolastico. Suo padre che l’attendeva alla fermata dello scuolabus ha rischiato l’infarto non vedendola scendere dal pulmino dove l’alunna avrebbe dovuto essere. Gli era stato comunicato, poco prima, via Whatsapp che “causa disguido tecnico, in data odierna (ieri ndr), gli orari del servizio trasporto scolastico potrebbero subire dei ritardi”.
Era finita a 5 chilometri
Ma a figlia di 10 anni era finita in tutt’altra zona, a circa 5 chilometri di distanza da casa sua, con la paura negli occhi perché si è resa conto di trovarsi da tutt’altra parte rispetto alla fermata in cui il padre l’attendeva. Dal rione di Ca’ Vanzino a San Silvestro, lungo un percorso che attraversava i campi agricoli. Diceva all’autista che “là non c’era casa sua”. La bambina era scossa. Con premura il bravo conducente è riuscito a farle descrivere il posto in cui abita.
«Come è possibile – rimarca il padre – che una bambina di 10 anni debba dire ad un’autista dove risiede? Come è possibile che un’autista non abbia la lista degli alunni che salgono con i relativi indirizzi? Certe cose non vanno assolutamente bene, non devono mai accadere».
Il servizio scuolabus è stato allestito all’inizio dell’anno scolastico dall’amministrazione comunale in sostituzione di quello che avrebbe dovuto erogare l’azienda Tundo.