Ampliamento della Federiciana, la storica famiglia Castracane contro l'innovativo progetto di Cucinella

Il rendering del progetto di ampliamento della biblioteca Federiciana elaborato dal noto architetto Mario Cucinella
Il rendering del progetto di ampliamento della biblioteca Federiciana elaborato dal noto architetto Mario Cucinella
di Massimo Foghetti
4 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Aprile 2022, 04:20

FANO - Fino a che punto è lecito autorizzare la costruzione di nuovi fabbricati con linee e stili di architettura moderna e contemporanea in un nucleo urbano caratterizzato da edifici storici che fanno di Fano una città particolarmente apprezzata dai turisti per la sua bellezza? In passato non sono mancati degli errori di tipo urbanistico che hanno snaturato parti del centro cittadino: si pensi all’edificio che si trova in via Cavour dirimpetto alla chiesetta di San Leonardo, oppure all’edificio di via Garibaldi che ospita anche l’ufficio delle Poste o lo stesso palazzo Gabuccini in pieno corso Matteotti costruito dopo la guerra sulle ceneri dell’edificio preesistente.

L’interrogativo
L’interrogativo sorge a margine dell’osservazione presentata alla variante al piano particolareggiato del centro storico da Castruccio e Anna Maria Castracane degli Antelminelli, proprietari del grande palazzo costruito tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV nei pressi della biblioteca Federiciana.

Si tratta di un’osservazione che si riferisce al progetto di ampliamento della stessa biblioteca; progetto che prevede la demolizione dell’edificio realizzato nel 1964, dove ha sede l’archivio di Stato e la ricostruzione di un volume caratterizzato da un nuovo concept architettonico.

Concept d'autore
Un concept d’autore, in quanto il progetto porta la firma del noto architetto Mario Cucinella. Interventi simili, dopo modesti cambiamenti che più che valorizzare hanno destato non pochi giudizi negativi - si pensi anche all’edificio che sorge sulle fondamenta del teatro romano, il cui permesso ha cancellato una suggestiva area archeologica - sono iniziati una decina di anni fa, con indubbi pregi: si veda il corpo aggiunto alla Luigi Rossi che ha regalato alla città una bellissima mediateca, si faccia riferimento anche a progetto di Italo Rota per il Sant’Arcangelo, la cui realizzazione è attesa da tutti con grande curiosità.

Anche il progetto di Cucinella per l’ampliamento della Federiciana, un progetto di grande impatto visivo, desta grandi aspettative. Ma l’interrogativo rimane: è lecito radicare queste soluzioni ai palazzi storici esistenti o sarebbe più opportuno salvaguardare questi da superfetazioni estemporanee che ne alternano l’estetica? Castruccio e Anna Maria Castracane considerano la variante illegittima in quanto le norme tecniche di attuazione che disciplinano gli interventi di restauro conservativo e di ristrutturazione edilizia prevedono il mantenimento delle sagome attuali e appare unicamente finalizzato al miglioramento delle condizioni funzionali e igieniche delle unità edilizie esistenti. 

L’altezza superiore
In realtà il progetto per il quale è stata adottata la variante stravolge completamente l’edificio esistente proponendo la costruzione di una struttura totalmente nuova. Tra l’altro l’altezza di quest’ultimo supera di gran lunga tutte le abitazioni esistenti. L’osservazione è stata comunque respinta dai tecnici dell’ufficio urbanistica e giungerà in consiglio comunale con parere contrario. Forse la battaglia intentata dai Castracane è di retroguardia, ma induce a più di una riflessione.

Uno scrigno trasparente
Una grande abside moderna a corredo della biblioteca storica realizzata da Domenico Federici dietro la chiesa di San Pietro in Valle: così appare il nuovo edificio progettato dall’architetto Mario Cucinella per ampliare secondo canoni moderni il fabbricato realizzato nel XVII secolo, la cui parte originaria comunque non verrà toccata. Sorgerà al posto del fabbricato piuttosto anonimo realizzato negli anni Sessanta ed è stato concepito come il segno del passaggio tra la Fano storica e quella moderna. Il nuovo volume, come uno scrigno trasparente, accoglie e custodisce 4 livelli, un caveau interrato e una terrazza panoramica che spazia da una parte verso il mare ed dall’altra verso il centro città. Il piano terra ospiterà una sala conferenze, spazi di accoglienza e di servizio.

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