FANO - L’investimento di 20 milioni di euro, quanto la Wider si mostra disposta a fare sul porto di Fano, ha bisogno di chiarezza e soprattutto di essere condiviso il più possibile dalla pubblica amministrazione per determinare quegli effetti positivi sull’economia fanese che il progetto reca in sé, non ultimo il coinvolgimento di 400 persone, tra 100 unità assunte direttamente e 300 facenti parte dell’indotto.
Nella giornata di ieri, Fabio Fraternale e Marcello Maggi, i due imprenditori della Wider, hanno voluto chiarire in conferenza stampa i particolari di questo nuovo investimento, cercando di dissipare tutti i dubbi e le incertezze che sono sorti anche all’interno della maggioranza nell’ultima seduta del consiglio comunale, quando l’assessore all’urbanistica Cristian Fanesi ha portato in approvazione l’adeguamento alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore del porto, indispensabile per consentire l’ampliamento del cantiere navale autorizzato nell’area della cantieristica da 14 a 24 metri, come richiesto dalla ditta.
«La Wider – ha ricordato Maggi – è un cantiere nato 10 anni fa a Castelvecchio, poi si è trasferito ad Ancona per l’esigenza di costruire barche più grandi e ha investito soprattutto in una tecnologia che oggi è all’avanguardia.
Per Maggi la sede di Fano è quella più auspicabile, ma non è detto che, in caso di contrarietà non si possa andare alla ricerca di siti produttivi in tutto il mondo. Affrontando le perplessità e le critiche piovute sul progetto, a subito chiarito che secondo gli studi e i rilievi effettuati il porto di Fano è in grado di consentire il varo di uno scafo da 1.800 tonnellate. Grazie all’ausilio di appositi barge, grandi barche a fondo piatto, è possibile porre in acqua uno yacht di circa 85 metri di lunghezza. Lo studio indica chiaramente che l’utilizzo di una chiatta per il varo consente sia una piena manovrabilità nel cosiddetto bacino di evoluzione sia una transitabilità che necessita di un pescaggio massimo di 1,80 metri, limite adeguatamente inferiore ai punti di pescaggio minimo rilevabili dalle linee batimetriche aggiornate.
Particolarmente studiata è stata l’estetica del nuovo cantiere, con l’uso prevalente di legno e vetro, per un’immagine dinamica e moderna, alleggerendo la struttura. L’aumento dell’altezza, del quale non si è potuto fare a meno, è compensata da una riduzione della superficie. «Vogliamo diventare – ha detto – un vanto per la città!». «Con il progetto Wider – ha aggiunto Fraternale – venendo dalla passeggiata del Lisippo si noterà un’ariosità sulla costa verso Pesaro per l’ampliamento del piazzale antistante il cantiere, rispetto al progetto già approvato».