FANO - Affittano un appartamento per trascorrere la notte insieme, ma lei lo accusa di violenza sessuale e sequestro di persona. Una denuncia che ha portato all’apertura di un’indagine con il rinvio a giudizio di romeno di 42 anni residente a Bologna. Ieri in tribunale a Pesaro, davanti al collegio, si è aperto il dibattimento con un primo colpo di scena.
Una relazione di 6 anni
Secondo la ricostruzione il romeno e la donna polacca di 55 anni avrebbero avuto una relazione durata circa 6 anni.
Aggressione e violenza fisica
La donna era dovuta ricorrere alle cure mediche ed era stata giudicata guaribile in venti giorni. Nel referto si parla proprio di aggressione e violenza fisica, con infrazione della costola e trauma al collo. Una volta “libera” ha denunciato tutto ai carabinieri di Fano.
Ieri l’apertura del dibattimento, ma la vittima risulta al momento irreperibile. La notifica del processo è tornata indietro, ma dovrà essere sentita come teste per poter chiarire l’intera vicenda. L’avvocatessa Paola Benfenati del foro di Bologna difende l’imputato e parla di una «situazione tutta da chiarire. Abbiamo scelto il dibattimento proprio perché nei racconti della donna ci sono delle contraddizioni. Del resto hanno avuto una storia d’amore durata sei anni e in quell’appartamento ci sono andati insieme. E avrebbero alzato il gomito tanto da non essere lucidi. Anche l’affittacamere aveva sentito dei rumori ed era andato a controllare, ma i due avevano detto che era tutto nella norma e che non c’era bisogno di nulla. Vogliamo sentire la donna come teste per avere un quadro corretto di tutte le posizioni».
Niente parte civile