FANO - Caccia ai topi d’appartamento. Lunedì scorso gli agenti del commissariato fanese hanno individuato e arrestato una giovane appena maggiorenne, cittadina italiana ma originaria della Croazia, che era inseguita da un ordine di esecuzione emesso dall’autorità giudiziaria. Condannata a un anno e quattro mesi di reclusione per furto in abitazione a Bolzano, è stata quindi portata in carcere. Nei suoi confronti anche una denuncia per il possesso di arnesi da scasso.
Nell’automobile su cui viaggiava sono stati infatti scoperti (e sequestrati) due cacciavite lunghi oltre 30 centimetri e guanti. Con lei c’erano anche altri due giovani, quasi suoi coetanei e a loro volta originari del Paese balcanico: uno di loro è ancora minorenne. Nei giorni scorsi il personale del commissariato, coordinato dal vice questore Stefano Seretti, ha dunque organizzato una serie di controlli per contrastare i furti nelle abitazioni. Un’operazione che prevedeva di accentuare la sorveglianza su alcuni punti strategici della nostra città, di effettuare verifiche sulle vetture in transito e di identificarne gli occupanti.
L’attenzione degli agenti è stata però attirata da un’automobile in particolare, notata mentre si aggirava nel quartiere di Sant’Orso durante le ore centrali della mattina.
È risultato che la giovane donna del terzetto dovesse scontare la pena di un anno e quattro mesi di reclusione per il furto compiuto in un’abitazione a Bolzano, quando non aveva ancora compiuto 18 anni. Per questo motivo è stata condotta in un istituto carcerario per minorenni. Il ventenne al volante dell’automobile guidava senza patente (mai conseguita) e di conseguenza dovrà pagare una multa di oltre 5.000 euro. Il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo.