Si tuffa e rischia di annegare al crepuscolo: per sua fortuna il bagnino c'è ancora e lo salva

Fano, sii tuffa e rischia di annegare al crepuscolo: per sua fortuna il bagnino c'è ancora e lo salva
Fano, sii tuffa e rischia di annegare al crepuscolo: per sua fortuna il bagnino c'è ancora e lo salva
di Andrea Amaduzzi
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 09:25

FANO - Il rischio di annegare non osserva orari, il servizio di salvataggio invece sì. Va dalle 10 alle 18 ma può appunto benissimo accadere che prima e soprattutto dopo qualcuno in acqua vada in difficoltà. Proprio quello che è successo domenica nello specchio antistante la spiaggia libera a ridosso dell’anfiteatro Rastatt a Fano, dove sono gli operatori di Bagni Maurizio e Bagni Peppe a vigilare. Erano però passate le 19 e anche da un po’ quando una donna si è messa ad invocare aiuto. La buona sorte ha voluto che Giovanni Esposito, 30 anni, dall’anno scorso in servizio proprio a Bagni Peppe, fosse ancora intento a sistemare i lettini. 

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«Mi sono girato – racconta - e ho visto il compagno di quella ragazza togliersi le scarpe per buttarsi in acqua». Lì stava annaspando un giovane che Esposito ha subito individuato e raggiunto altrettanto velocemente. «L’ho afferrato e tenuto su. Era un sudamericano sui 30 anni. E’ sempre rimasto cosciente anche se visibilmente affaticato .
 
Dopo averlo accompagnato a riva, l’ho tenuto d’occhio per circa un quarto d’ora. Ma non ci sono state conseguenze». Quelle che avrebbero potuto materializzarsi se in quella stessa ora quella stessa disavventura fosse capitata in uno dei tanti altri tratti di spiaggia libera che in questa stagione, specie nei weekend, sono presi d’assalto più che negli anni passati e dove si concentrano bagnanti che non hanno grande dimestichezza con l’acqua. Alcuni di questi siti non si trovano nelle vicinanze di concessioni balneari e il servizio allestito dal Comune da Fosso Sejore fino a Torrette si articola nell’arco di quelle stesse otto ore e non riesce comunque a coprire tutti i segmenti di spiaggia libera. Nonostante nel contesto dell’appalto aggiudicato nel 2018 all’associazione Incoming per 120.000 euro l’anno le postazioni fossero salite da quattro a sei per poi raggiungere le nove unità l’anno scorso, quando ne sono state aggiunte una a Sassonia sud e altre due a Torrette a fronte di un’integrazione pari a 21.000 euro l’anno. Da quest’estate nel presidiare la situazione ci si serve anche della moto d’acqua governata dai volontari di Maredentro, che per dotarsi di questo strumento ritenuto fondamentale in particolari condizioni ha condotto una battaglia di anni. 
«Il pattugliamento viene condotto il sabato e la domenica dalle 14 alle 18. Battiamo l’intero litorale da Fosso Sejore a Marotta tenendoci a circa 300 metri dal bagnasciuga e riservandoci di avvicinarci solo in caso di necessità» spiega Enzo Maggi, che ricorda come il servizio venga fornito in stretta sinergia con la Guardia Costiera e che potrebbe risultare più assiduo «se qualche generoso mettesse a disposizione buoni benzina. Specie quando il mare è grosso, il consumo di carburante è elevato». Per il momento nessun intervento di salvataggio «ma solo suggerimenti a bagnanti incauti». In molti non sanno rinunciare al vizio di arrampicarsi sugli scogli, violando una specifica disposizione e mettendo a repentaglio la propria incolumità. «Quando lo fai notare generalmente danno retta.

Qualcuno che però contravviene – registra Maggi - si trova praticamente sempre».

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