FANO - Concitato arresto di un venticinquenne originario della Nigeria, effettuato dal personale del commissariato durante lo scorso fine settimana nella stazione ferroviaria a Fano. Accusato di detenere droga ai fini di spaccio, il giovane uomo ha patteggiato ieri un anno di reclusione. Secondo i poliziotti avrebbe adottato un modo di operare che si potrebbe definire mordi e fuggi.
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Usava il treno per i suoi spostamenti e, dopo avere dato alcuni appuntamenti in stazione, avrebbe messo a frutto i pochi minuti precedenti l’arrivo di un altro convoglio, intenzionato a salirci sopra e allontanarsi.
Recuperate tre dosi di eroina: il personale del commissariato ha accertato che sono state vendute ognuna a 25 euro; identificate tre persone, segnalate alla Prefettura per il consumo di droga. Sequestrati infine circa 1.400 euro in contanti, perché la somma è stata ritenuta l’incasso derivante dalla cessione dello stupefacente.
L’indagine nasce da recenti servizi di pattugliamento e di controllo: intorno alla stazione ferroviaria fanese le pattuglie avevano infatti notato la presenza piuttosto assidua di alcune persone conosciute per l’assunzione abituale di stupefacenti. La segnalazione è stata poi sviluppata con approfondimenti successivi, coordinati dal vice questore Stefano Seretti, e questo lavoro avrebbe accertato la modalità operativa piuttosto originale. I poliziotti hanno notato che il venticinquenne era solito raggiungere in treno la stazione di Fano, in orari di maggiore densità sia di corse sia di passeggeri.
Uno stratagemma, secondo il personale del commissariato, per confondersi nel via vai e operare indisturbato. Gli agenti si sono quindi presentati in orario di punta, fingendosi viaggiatori, e sono intervenuti quando hanno notato un incontro nel sottopasso fra il giovane immigrato, appena sceso da un treno proveniente da Ancona, e alcune altre persone. Numerosi coloro che, in stazione ferroviaria, hanno assistito di conseguenza alle fasi più concitate dell’arresto.