Strada delle barche a Fano, via agli espropri da acquisire terreni per 150mila euro

Il progetto della strada delle barche
Il progetto della strada delle barche
di Massimo Foghetti
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Venerdì 28 Aprile 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 16:42
FANO Strada delle barche si passa agli espropri. Siamo davvero alle fasi finali per l’esecuzione di questo progetto che è rimasto nel cassetto per anni e che ora viene realizzato seppure in misura molto ridotta, rispetto alle previsioni originarie.  


Cosa è cambiato


Infatti le intenzioni iniziali, tradotte in forma progettuale dal geometra Luciano Pierini, erano quelle di realizzare una nuova strada, riservata ai trasporti eccezionali della cantieristica che collegasse la zona industriale di Bellocchi, dove si trovava la maggior parte dei cantieri, al porto di Fano. Quello che è sopravvissuto invece è un piccolo tratto, comunque importantissimo dal punto di vista strategico che collega il cavalcaferrovia di viale Piceno a viale Ruggeri. Ora il dirigente dei Lavori Pubblici Federico Fabbri con una sua determinazione ha formalizzato l’incarico allo studio notarile Alfredo De Martino di Fano per la redazione del rogito relativo alla acquisizione da parte del Comune della superficie catastale su cui passerà la strada delle barche. Si tratta di una superficie totale di 4.152 metri quadrati da acquisire a corpo, quindi non a misura, per un totale di 150.000 euro. 


L’accordo bonario


In realtà nelle more della formalizzazione degli atti amministrativi è stato raggiunto un accordo bonario con i rispettivi proprietari delle aree in oggetto, i quali da tempo richiedevano che tutta la superficie che si estende dal cavalcaferrovia al lungomare, comprensiva dell’ex pista dei go karts fosse sottratta all’abbandono e al degrado. 
Il progetto esecutivo dell’opera, già approvato dal consiglio comunale il 1° dicembre scorso, è stato redatto dall’ingegner Giacomo Furlani della società Idraulica & Ambiente di Pesaro. Il costo totale dell’opera, che appare finanziata dalla regione Marche è di 793.752,42 euro. Tuttavia passeranno ancora alcuni mesi prima dell’inizio dei lavori, dato che questi sono previsti nel mese di settembre; nel frattempo, proprio ieri, si è preso in esame la sorte del Luna Park che tradizionalmente nei mesi estivi sosta nell’area in oggetto.
Per quest’anno pare che l’autorizzazione alla sosta venga, seppure con tutta una serie di prescrizioni, confermata; ma evidentemente per il prossimo futuro occorre assumere una decisione risolutiva che indichi una nuova sistemazione, in quanto in quell’area ci dovranno passare le barche trasportate al porto.

La stessa convivenza dei residenti con il Luna Park non è stata sempre facile, più volte infatti è stato richiesto il suo trasferimento in altra zona. In passato si è valutato anche lo spostamento a Chiaruccia, in estrema periferia, ma ovviamente la proposta ha ottenuto il netto rifiuto dei proprietari dello spettacolo viaggiante che, passando dal lungomare alla campagna, sarebbero stati relegati in una zona poco frequentata.


Gli scontenti


Chi si è dichiarato, invece, nettamente contrario al percorso proposto dalla strada delle barche è il gruppo di albergatori che opera in Sassonia. Continuare ad indirizzare il transito dei grandi yacht su viale Adriatico significa costringere i clienti a spostare sistematicamente le loreo auto in parcheggi introvabili. L’alternativa sarebbe quella di realizzare un pontile nei pressi del cavalcaferrovia, ma Regione e Comune procedono per la loro strada.

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