"La cura Stamina funziona, scienziati
guardate gli esami di nostro figlio"

"La cura Stamina funziona, scienziati guardate gli esami di nostro figlio"
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Venerdì 7 Novembre 2014, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 11:31
FANO - Bloccata la sperimentazione con il metodo Stamina, che potrebbe rappresentare l'unica cura per il piccolo Federico.



In risposta al recente pronunciamento del ministro della salute Beatrice Lorenzin, che ha annunciato lo stop definitivo alla sperimentazione provvedendo ad inviare il relativo decreto alla Stamina Foundation, i genitori del bimbo fanese mostrano le carte che attestano i miglioramenti, sanciti proprio dalle cartelle cliniche.



Raffrontando i PEV, cioè gli esami finalizzati a stabilire i potenziali evocati visivi, dello scorso anno nel mese di marzo, all'inizio del trattamento Stamina, e quelli risalenti allo scorso luglio 2014, si notano diversi miglioramenti. I test sarebbero attendibili, secondo la famiglia fanese, proprio perchè non lasciano al tecnico che li esegue alcuna possibilità soggettiva di valutazione.



"Chiediamo pertanto al Ministro della Salute, al comitato degli esperti che ha dato parere negativo senza esaminare le cartelle cliniche dei pazienti, alla scienza che tanto si diverte a denigrare Stamina e il suo fondatore di spiegarci il perchè i PEV di questo bambino magicamente migliorano. Non chiediamo tanto, chiediamo solo un altro caso al mondo nella storia che abbia registrato una simile evoluzione (in positivo) della patologia".



Il Morbo di Krabbe infatti intacca una sostanza, detta mielina, che avvolge il sistema nervoso del corpo umano, andando a vanificare il lavoro dei nervi che trasmettono gli impulsi dal cervello al sistema nervoso periferico. La malattia - secondo i genitori di Federico - iniziava a fermare la sua avanzata proprio grazie alle infusioni di cellule staminali.



"Se fate parte della scienza, e la scienza parte dall'uomo - avanzano i Mezzina - dateci una spiegazione scientifica a tutto ciò. Non potete tacere davanti a dei genitori che chiedono di continuare un trattamento che registra questi risultati. Purtroppo alternative terapeutiche per il Morbo di Krabbe non ve ne sono".



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