Gara deserta: a rischio il servizio di salvataggio nelle spiagge libere a pochi giorni dal via

Fano, gara deserte: a rischio il servizio di salvataggio nelle spiagge libere
Fano, gara deserte: a rischio il servizio di salvataggio nelle spiagge libere
di Andrea Amaduzzi
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Sabato 29 Maggio 2021, 06:05

FANO - Servizio di salvataggio nelle spiagge libere in alto mare. E’ andata infatti deserta la gara per l’assegnazione dell’incarico, finanziato con 225.000 euro e di portata triennale, indetta a scadenza del precedente mandato. Una grana non da poco per il Comune di Fano che intendeva avviare il servizio dal primo weekend di giugno e poi senza soluzione di continuità dal secondo fine settimana del mese prossimo, fino alla seconda domenica di settembre e per otto ore al giorno. 

Sul filo del rasoio

Tempi dunque strettissimi che hanno indotto l’assessore Fanesi a convocare una riunione d’urgenza. «Occorre trovare una soluzione. Di certo non ripeteremo le gara ma privilegeremo l’affidamento diretto e per un solo anno» anticipa il titolare della competenza sul Demanio, che ha individuato come interlocutori Incoming, che ha gestito il servizio negli ultimi quattro anni, e Maredentro, che opera nel settore e aveva concorso ai precedenti bandi. Difficile pronosticare le modalità che verranno adottate in emergenza per garantire l’espletamento del servizio, che in questo momento pare comunque a rischio con tutte le ripercussioni del caso. Più che una mano, infatti, i soggetti coinvolti non sembrano in grado di assicurare. 
«Nel mio caso è una questione di stanchezza» spiega Giampiero Pedini, anima di Incoming nel frattempo divenuto anche consigliere comunale di maggioranza. «In questi anni mi sono sempre assunto la responsabilità in prima persona anche di cosa non ha funzionato, tenendo tutti i rapporti di carattere istituzionale.

Ho verificato che all’interno dell’associazione nessuno intendeva sostituirmi e così è stato fatto un passo indietro» aggiunge Pedini, che non ne fa un discorso di soldi («anche se in questi anni ci siamo ritagliati giusto quelli per l’attrezzatura che mettiamo comunque a disposizione») ma semplicemente di impegno non più sostenibile («l’anno scorso mi sono fatto tutti i giorni da Torrette a Fosso Sejore») e di requisiti di fondo: «Serve esperienza e quella si fa sul campo». 

I distinguo

Da Enzo Maggi di Maredentro offerta «la piena disponibilità a lavorare per il bene delle comunità, che per noi non è una novità» ma piazzati anche alcuni robusti distinguo: «Non si può pensare di mettere a bando a maggio un servizio che prevede nove postazioni e dunque il reperimento di almeno una ventina di bagnini. Sempre che si esiga un certo grado di professionalità e non si voglia invece improvvisare. Ma questo non è un gioco». Per Maggi stanno dunque venendo al pettine i nodi «di una mancanza di programmazione. Un conto è metterci buona volontà, un altro fare miracoli. All’ultimo esame per il conseguimento del brevetto di 24 candidati 10 avevano già il posto assicurato presso privati. E parliamo di ragazzi alla primissima esperienza. Dove volete che si trovi il personale adesso?».

Rischio collasso

Per evitare il collasso la proposta che avanzerà Maredentro è di contingentare il servizio, svolgendolo solo nei weekend e poi per l’intero mese di agosto, magari riducendo anche le postazioni. «Da parte nostra sul piatto verrà messo anche il servizio di moto d’acqua. Devono però ricorrere le giuste condizioni».

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