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Settimana corta alla Padalino non tutti i genitori apprezzano: ecco cosa è emerso dal sondaggio

La scuola media Padalino
La scuola media Padalino
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 03:40 | 3 Minuti di Lettura

FANO  - La settimana corta, dal lunedì al venerdì, approvata per il prossimo anno scolastico dalla scuola media Padalino, continua a destare polemiche. Non si rassegnano molte di quell’oltre 40% di famiglie a fare le spese di una decisione che è stata presa in base a un sondaggio in cui ha prevalso una stretta maggioranza e a cui hanno partecipato anche i genitori delle terze classi che il prossimo anno non avranno i figli a scuola. 

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Le contestazioni


Tra l’altro si recrimina che il sondaggio non è stato diffuso con la dovuta rilevanza, il che ha impedito di parteciparvi e di esprimere la propria opinione a non pochi genitori. Visti inutili, fino ad oggi, i tentativi di riconsiderare la decisione, ora i dissenzienti fanno appello all’Amministrazione Comunale perché intervenga. Non si immagina ovviamente un intervento d’autorità, si sa benissimo che il Comune non ha alcun diritto di interferire con l’attività didattica, ma essendo l’ente pubblico proprietario della scuola e svolgendo comunque un ruolo di carattere sociale a favore della cittadinanza, può intervenire a livello di sensibilizzazione. 


Due le principali ragioni del dissenso: l’aumento di ore scolastiche giornaliere che peseranno sui ragazzi e il sabato, per molti genitori giorno lavorativo, ma con i ragazzi a casa. E’ consigliabile infatti lasciare a casa da solo un figlio di 11 anni che frequenta la prima media? E se gli capitasse qualcosa, chi sarebbe responsabile? Sono molte le domande rimaste senza risposta: quali vantaggi didattici comporterebbe la settimana corta per gli alunni? Quali principi pedagogici la suggeriscono? 


Sono state prese in considerazione le ripercussioni organizzative dato che molti genitori lavorano il sabato mattina? E le ripercussioni sulla salute dei ragazzi? Durante la settimana corta non è prevista la mensa, ma solo 2 pause per una merenda di 10 minuti, e il pranzo? A che ora potranno pranzare i ragazzi, specie quelli che abitano nei quartieri periferici, dato che usciranno da scuola alle 14.55 e dovranno percorrere tutto il tragitto per raggiungere la propria abitazione? A che ora pranzeranno? Dovendo fare i compiti saranno costretti ad annullare attività extrascolastiche come pratiche sportive o artistiche? sportive o artistiche nel pomeriggio che ovviamente dovranno essere sacrificate in toto o parzialmente con grave danno anche alle società, alle associazioni e alle aziende che le gestiscono.


I timori


«Chi fa parte di una squadra di calcio, chi di volley, chi si dedica alle arti marziali, chi studia piano o chitarra, solo per fare qualche esempio, avrà ancora temo e modo per coltivare queste attività? Per una città che si fregia di essere amica delle bambine e dei bambini si fa appello all’Amministrazione Comunale affinché intervenga perché le ore scolastiche si ridistendano sui 6 giorni alla settimana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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