FANO - Nonostante in questi ultimi anni non siano mancati gli interventi della Regione Marche e del Comune di Fano per proteggere la costa dall’erosione, ancora oggi vi sono tratti del litorale esposti alla violenza dei marosi. La situazione di precarietà è apparsa ben visibile il giorno dopo la mareggiata che si è verificata nella giornata di venerdì scorso, quando la spiaggia e il limitrofo lungomare è stato coperto di schiuma.
Nemmeno l’intervento in corso a protezione dei Bagni Carlo in Sassonia, pur essendo stato invocato a lungo, appare esaustivo, in quanto la scogliera che si sta realizzando appare troppo corta e lascia scoperta una buona porzione di spiaggia. Questo significa che, se l’intervento riesce a frenare l’erosione prodotta dal mare di Levante, è del tutto inefficace nei confronti della bora.
Per risolvere il problema gli operatori interessati hanno richiesto un nuovo incontro con l’assessore Cristian Fanesi, dal quale si cerca di capire come mai le ultime scogliere di Sassonia risultino di dimensioni ridotte di circa 10 metri rispetto le prime.
Un altro spazio scoperto che necessita di una rapida protezione, prima che le tempeste invernali creino danni irreparabili, si trova a Sud tra Ponte Sasso e Torrette, dove è disponibile un finanziamento di 180.000 euro che servirebbe però a realizzare solo un primo stralcio dei lavori. Si attende conferma quindi di un ulteriore stanziamento di 250.000 euro con i quali si completerebbe l’esecuzione del progetto.