La prima tranche
«Davvero una bella notizia – ha sottolineato Baldelli - per cui ringraziamo sentitamente il ministro che ha dimostrato grande sensibilità e di aver preso a cuore la questione che ho avuto il piacere di sottoporre nell’immediatezza del ritrovamento alla sua attenzione. I fondi serviranno, per l’appunto, alla prosecuzione delle attività di scavo, di documentazione e di disseminazione dei dati. Prossimamente, insieme al ministro, ci recheremo a Fano per visitare gli scavi e i nuovi reperti archeologici».
L’onorevole Baldelli sottolinea inoltre come questo contributo da parte delle Istituzioni rappresenti un concreto segno di attenzione per l’archeologia classica e per il patrimonio culturale e artistico del nostro territorio: «Finalmente non più Cenerentola, ma un territorio al centro dell’interesse e del cambio di passo non solo regionale ma anche del governo centrale». Tra l’altro il rappresentante di Fratelli d’Italia specifica che i soldi sono immediatamente spendibili e che quindi gli scavi possono riprendere al più presto.
La risposta migliore
La notizia è stata commentata favorevolmente e con soddisfazione dall’assessora alla Cultura Cora Fattori. «E’ la miglior risposta – ha detto – a chi prospettava tempi lunghi e temeva che la situazione attuale rimanesse ferma per lungo tempo. In realtà, dai contatti tenuti costantemente con la Soprintendenza e da questa con il ministero, sapevamo che non era così. Gli interrogativi suscitati dai ritrovamenti in via Vitruvio, troppo importanti e suscettibili di una scoperta di portata storica, richiedono una risposta in breve tempo e ora il ministero ci dà la possibilità di darla. Tra l’altro dalla Soprintendenza attendiamo la firma della convenzione giunta a buon fine che coinvolge Comune, Centro Studi Vitruviani, l’università politecnica delle Marche e l’università di Urbino per l’analisi e lo studio della realtà archeologica di Fano. Intanto i fondi ministeriali ci danno la possibilità di continuare gli scavi nello stabile di via Vitruvio. In base alle risultanze decideremo, sempre in accordo con la Soprintendenza come impiegare i 20 milioni del Comune. Probabilmente serviranno per fare ulteriori accertamenti proprio sulla via su terreno pubblico».
Questa volta si sono abbattuti veramente i tempi: in appena un mese, tempo brevissimo per le procedure burocratiche correnti, il Ministero ha risposto positivamente alla richiesta di fondi e questo, come abbiamo detto, la dice lunga sulle aspettative suscitate da pavimenti marmorei scoperti nel cortile di via Vitruvio.
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