FANO - Richiami elettronici, vietatissimi, ma anche uccelli vivi tenuti legati per attirarne altri: i Carabinieri Forestali denunciano quattro bracconieri accusati anche di aver abbattuto pivieri, una specie protetta.
Una vasta operazione di contrasto al bracconaggio alle specie acquatiche, effettuata nei giorni scorsi dai Carabinieri Forestali in comune di Fano, ha condotto alla denuncia di 4 bracconieri e al sequestro di armi, richiami elettronici e fauna protetta. Le operazioni iniziate già dalle ore notturne presso un appostamento fisso di caccia agli uccelli acquatici hanno permesso di accertare l’utilizzo continuo di richiami elettronici vietati da parte di quattro bracconieri nascosti in due capanni dello stesso appostamento di caccia, con lo scopo di attirare ed abbattere specie selvatiche protette, in particolare pivieri dorati.
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Ora i quattro cacciatori denunciati alla Procura della Repubblica di Pesaro per i reati di uso di mezzi di caccia non consentiti, abbattimento di specie non cacciabili, maltrattamento animali, rischiano le pene previste dalla legge sulla caccia e dal codice penale. Uno di essi rischia anche la pena per detenzione illecita di munizioni prevista dal codice penale che prevede fino a 12 mesi di arresto. In tali casi inoltre può essere applicata la sospensione delle licenze di caccia da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.
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