La protesta di un giovane che ha trovato chiuso il drive in del Codma. «Chiuso in casa dal 18 dicembre, fatemi un tampone molecolare»

La protesta di un giovane che ieri ha trovato chiuso il drive in del Codma. «Chiuso in casa dal 18 dicembre, fatemi un tampone molecolare»
La protesta di un giovane che ieri ha trovato chiuso il drive in del Codma. «Chiuso in casa dal 18 dicembre, fatemi un tampone molecolare»
di Jacopo Zuccari
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 08:20

FANO  - Esasperati dall’isolamento vanno a Fano al Codma per fare un tampone molecolare ma trovano chiuso. «La burocrazia ci sta facendo perdere la calma e la pazienza, dal 18 dicembre siamo chiusi in casa, cosa dobbiamo fare?». 


È il grido d’allarme che arriva da un giovane mondolfese che dopo aver fatto un tampone rapido a casa (esito negativo), ha optato per avere una risposta definitiva sulla guarigione dal Covid 19 e insieme al padre – anche lui contagiato ma non più sintomatico – si sono recati ieri presso la struttura di Rosciano dove si effettuano anche le vaccinazioni contando di poter accedere al “drive through” che gli ufficializzasse la fine della malattia. Matteo Fiorelli lavora in un autogrill mentre il papà Valentino, pensionato, è stato il primo a contagiarsi nel focolaio che ha interessato la locale squadra di calcio.

«Alla fine adesso stiamo tutti bene, grazie a Dio non abbiamo avuto complicazioni ma non vediamo l’ora che finisca quest’incubo per poter tornare alla vita normale», ha detto ieri Matteo dopo aver fatto un viaggio a vuoto a Fano alla ricerca disperata di un tampone molecolare.

Oggi scadono i termini per la fine dell’auto isolamento di 21 giorni per Valentino, mentre per Matteo sarà venerdì il giorno definitivo in cui si potrà decretare, senza sintomi, la parola fine sul periodo di isolamento. I vicini di casa e gli amici li hanno aiutati non facendoli mai sentire soli, ma l’attesa di tornare al lavoro e poter uscire cresce con l’approssimarsi della fine dell’isolamento fiduciario. Valentino, già vaccinato, è riuscito ad evitare la forma grave di una malattia che si conferma altamente contagiosa. «Se tutto va bene vorrei tornare al lavoro quanto prima, dal 18 dicembre stare consecutivamente chiusi in casa senza poter vedere nessuno soprattutto in un periodo di feste è stata durissima – ha detto - adesso comunque possiamo dire che il peggio è passato». 


Attualmente secondo i dati forniti ieri dalla Regione Marche, nel comune di Mondolfo sono 261 le persone in quarantena e in isolamento e 199 quelli positivi. Dopo il focolaio scoppiato nella locale squadra di calcio prima di Natale era stata rinviata a oggi la partita interna contro il Moie Vallesina del 23 dicembre prima dell’ulteriore stop imposto dalla Figc ai campionati di calcio dilettantistico nelle Marche per due turni. Uno “stop and go” che mette a dura prova gli atleti, le squadre e i collaboratori delle società in un periodo di emergenza sanitaria

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