FANO - Prende corpo l’impegno di rifare i connotati al lungomare di Sassonia. Dopo il concorso di idee che per il Waterfront urbano, come è stato identificato quel tratto di litorale che va dal porto all’anfiteatro Rastatt, ha premiato il disegno di Andrea Govi e Antonio La Marca, i due architetti dello studio milanese SuperSpatial, ora si prosegue.
Ecco confezionato l’affidamento dell’incarico di occuparsi dell’intero percorso progettuale, dalla fattibilità fino alla stesura dell’esecutivo e includendo anche direzione lavori e coordinamento della sicurezza, a quei due giovani professionisti e alla Mpartner, società di progettazione e costruzione anch’essa milanese, riuniti in raggruppamento temporaneo di imprese.
Priorità dunque a Sassonia, facendo leva anche sui fondi derivanti dal Pnrr che sempre all’interno della determina sono quantificati in poco più di 2,3 milioni distribuiti fra 2022 e 2023 e cercando di tenere fede all’obiettivo programmato pubblicamente dal sindaco Seri di assegnare i lavori entro la fine dell’anno, quando in ogni caso l’utilizzo dei fondi è vincolato all’assegnazione dell’appalto entro giugno 2023. Intanto fin dalla presentazione pubblica di dicembre e in attesa di conoscere i termini di una progettazione più avanzata, si sono creati un partito di favorevoli, colpiti dalla suggestione di un lungomare dove gli spazi vengono ripensati e il verde si moltiplica.
Ma anche un movimento di perplessi che proprio dalla gestione di tutto quel patrimonio di biodiversità, quando già la manutenzione del verde ordinario, in Sassonia ma anche nel resto della città, risulta complessa, fanno derivare riserve che si aggiungono a quelle originate dal rapporto affettivo con l’attuale configurazione di Sassonia, non così superata, nonostante risalga all’inizio degli anni ’80, ma semmai bisognosa di maggiori attenzioni, e alla circostanza che il progetto ignora tutta la parte sud.