Misure dell'Ue contro il settore pesca, Fano si ribella: invitati gli europarlamentari Bartolo e Laureti

Misure dell'Ue contro il settore pesca, Fano si ribella: invitati gli europarlamentari Bartolo e Laureti
Misure dell'Ue contro il settore pesca, Fano si ribella: invitati gli europarlamentari Bartolo e Laureti
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Martedì 6 Giugno 2023, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 12:49

FANO Un incontro per mettere a fuoco il futuro della pesca e tutelare questo settore che è strategico nell’economia cittadina: è quanto ha promosso l’assessore alle attività produttive Etienn Lucarelli.  Non sono poche le iniziative che in questi giorni si sono attivate per tutelare il settore della pesca fanese da provvedimenti oltremodo punitivi in fase di approvazione in sede europea, così come si mobilita tutto il comparto già in difficoltà a causa dell’aumento del prezzo del gasoli. Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida domenica a Fano ha garantito l’impegno del governo contro queste misure penalizzanti e anche il Comune di Fano nel suo piccolo si è attivato per scongiurare che gli operatori vengano messi definitivamente in ginocchio.

Le iniziative politiche


Approfittando del suo passaggio a Bruxelles per la presentazione del manifesto del carnevale 2024, Lucarelli ha preso contatti a difesa della marineria. Il rischio è incombente. Con l’ultimo pacchetto di provvedimenti, Bruxelles intende imporre l’aumento di aree marine protette con gli biettivi di ripristinare almeno il 30 per cento degli ecosistemi marini degradati entro il 2030, il 60 entro il 2040 e il 90 entro il 2050.

Inoltre con l’Action plan l’Unione Europea intende eliminare sia la pesca a strascico sia la detassazione carburanti. «Queste scelte – ha evidenziato Lucarelli – penalizzerebbero in maniera drastica i nostri pescatori. Per questo motivo al Parlamento Europeo ho incontrato gli onorevoli Pietro Bartolo della commissione pesca e Camilla Laureti della commissione agricoltura. Al centro di questo confronto c’è stato il futuro della pesca e del nuovo piano di azione dell’Ue che rischia di decimare la pesca a strascico in Adriatico. Occorre dare supporto a questo settore primario, che in Adriatico vede sempre maggiori difficoltà, a causa di tanti fattori, dai costi dei carburanti, fino ad arrivare a questa ultima proposta. Oltre ad un altro valore sociale ed economic, il settore rappresenta per noi una cultura ed una tradizione insostituibili».


Il mare fonte di reddito


L’assessore ha invitato entrambi i deputati europei a Fano per far sì che possano toccare con mano la nostra realtà e rappresentare al meglio le nostre esigenze. Inoltre, intende promuovere un incontro diretto con i pescatori perché siano loro a dare le giuste indicazioni a chi deve difendere l’economia italiana nel consesso di Bruxelles. I pescatori fanesi non ci stanno a essere considerato come coloro che distruggono l’ambiente. Il mare è la loro fonte di lavoro ed è loro interesse proteggerlo, affinché le specie ittiche si riproducono e ci sia lavoro anche per le generazioni future.

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