FANO «C’erano tre persone in acqua, ma non le vedevamo». Le onde della burrasca si erano già richiuse su Davide Zandri, quarantaquattrenne di Calcinelli, e sui suoi due figli di 8 e 12 anni. E a quel punto Enzo Maggi, esperto di sicurezza e di salvataggi in mare, è entrato in acqua, davanti alla spiaggia libera a Gimarra di Fano, per prestare soccorso insieme con i due bagnini della concessione balneare più vicina, la Spiaggia dei fiori.
L’avvistamento
«Poco dopo – racconta Maggi – ho visto il corpo di un ragazzino, l’ho raggiunto e ho iniziato la rianimazione ancora in acqua, poi l’ho portato a riva e ho proseguito la procedura.
La corsa disperata
«Ho sentito – prosegue Maggi – i richiami di due bagnini in servizio alla Spiaggia dei Fiori, che mi chiedevano di aiutarli. Sono accorso, una donna gridava disperata di non vedere più il marito e i suoi due figli». È iniziata così una disperata corsa contro il tempo, contro i cavalloni che investivano la massicciata a protezione della ferrovia e contro la corrente altrettanto violenta. Il soccorso ha permesso di salvare la vita al ragazzino di dodici anni, anche grazie all’intervento di Davide Bartolucci, il titolare della vicina concessione Bagni Crida, che è accorso con il defibrillatore e altri strumenti utili alla rianimazione. Maggi è una persona molto stimata nella sua attività professionale e al momento la sua associazione Maredentro gestisce cinque torrette di avvistamento e salvataggio lungo le spiagge libere a Marotta di Mondolfo.
«Ha già salvato altre vite – dice di lui Bartolucci – è una persona capace, preparata, e sono molto contento di accoglierlo nella mia concessione». Maredentro è anche associazione di protezione civile e qualora ce ne sia bisogno è pronta a intervenire per puro spirito di volontariato. Risulta però che questa preziosa attività non goda di alcun concreto sostegno da parte delle istituzioni locali.