Almeno quattro raid nell’ultimo mese tra Fano, Marotta e Mondolfo: ladri filmati, svolta alle indagini

Almeno quattro raid nell’ultimo mese: ladri filmati, svolta alle indagini
Almeno quattro raid nell’ultimo mese: ladri filmati, svolta alle indagini
di Lorenzo Furlani
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Sabato 11 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 07:46

FANO  - Scorribande ladresche ripetute a distanza di diversi giorni l’una dalle altre, messe a segno nelle prime ore di buio della sera ai danni di abitazioni condominiali in quartieri residenziali quando all’interno non c’era nessuno. Sono stati almeno 4 nell’ultimo mese i raid dei ladri per furti di questo tipo tra Fano, Marotta e Mondolfo.

L’allarme è salito dopo le ultime razzìe di mercoledì scorso, che hanno visto tra le vittime anche la famiglia del deputato Mirco Carloni, dalla cui abitazione sono state rubate insieme a denaro e vari oggetti di valore due pistole semiautomatiche.

E nella stessa occasione le indagini hanno subìto un’accelerazione per l’acquisizione di nuovi elementi investigativi come le riprese video dei malviventi. 


Controlli potenziati


Con l’input della Prefettura, è stato disposto un potenziamento dei servizi di controllo e prevenzione contro questo reato predatorio che, oltre al danno economico inferto alle vittime, crea insicurezza e disagio tra i cittadini per la violazione dell’intimità domestica generando un diffuso allarme sociale. Nella riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocata dalla prefetta Emanuela Saveria Greco giovedì mattina, all’indomani dell’ultima scorribanda, è stato chiesto anche alle polizie locali di Fano e Mondolfo di organizzare, insieme a carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza, pattugliamenti mirati, anche nelle strade periferiche.
Nello stesso tempo i carabinieri e il commissariato di polizia, che hanno eseguito interventi e sopralluoghi immediati per le razzìe e i tentativi di furto, procedono in modo serrato nelle indagini per dare volti e nomi agli autori dei raid.


Sopralluoghi della scientifica


Cinque i colpi attribuiti mercoledì alla banda composta almeno da tre malviventi: quattro sono andati a segno nella zona del Cante di Montevecchio, nei quartieri Paleotta e San Lazzaro di Fano e in via Molise a Mondolfo. Su essi indagano i carabinieri. Il quinto è fallito: alle 20,57 in via Boccioni a Gimarra una signora fuori di casa ha intravisto due persone armeggiare vicino alla porta e ha dato l’allarme, con successivo intervento della volante della polizia. Il commissariato indaga anche sulla serie di furti, a segno o tentati in rapida successione, di un paio di settimane fa a Centinarola. Sopralluoghi sono stati svolti pure dalla polizia scientifica nel tentativo di rilevare impronte digitali. Inoltre, i carabinieri procedono per il raid compiuto dai ladri il 28 febbraio scorso tra San Lazzaro e Sant’Orso e per i furti perpetrati nel comune di Mondolfo il 12 febbraio scorso, tra cui quello nell’abitazione del farmacista.

Il modus operandi è sempre il medesimo: ingresso dei malviventi attraverso una portafinestra (o una finestra) forzata o rotta sul retro dell’abitazione, ribaltamento di cassetti e armadi e devastazione all’interno alla ricerca di oggetti di valore. Il sospetto è che possano aver agito gli stessi malviventi ma occorrono riscontri per sostenerlo. Undici giorni fa erano stati segnalati due ladri a bordo di una Golf nera con targa straniera, mentre per l’ultimo raid le indagini si cristallizzano intorno alle immagini delle telecamere pubbliche e private acquisite (non ci sono solo quelle dell’impianto di videosorveglianza di casa Carloni).


Le due pistole rubate
Un motivo in più di allarme ovviamente è costituito dal furto delle due pistole detenute regolarmente in casa dal deputato della Lega: una Walther Ppk e una Glock. Gli investigatori ritengono che siano state rubate per piazzarle, come il resto della refurtiva, sul mercato clandestino della ricettazione. Per ladri a loro modo professionisti, che agiscono nel modo riscontrato, munirsi di pistole per compiere simili razzìe sarebbe solamente un problema per le conseguenze nel caso in cui venissero presi. Se pensassero, invece, di approfittare della disponibilità di armi da fuoco per alzare il tiro, per esempio con le rapine in villa, ben più pericolosa sarebbe l’offensiva criminale.

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