Stop all’interquartieri di Fano: c’è chi festeggia ma così si bruciano 20 milioni di euro

Stop all’interquartieri di Fano: c’è chi festeggia ma così si bruciano 20 milioni di euro. L'assessore Fanesi alla presentazione del progetto dell'interquartieri
Stop all’interquartieri di Fano: c’è chi festeggia ma così si bruciano 20 milioni di euro. L'assessore Fanesi alla presentazione del progetto dell'interquartieri
di Massimo Foghetti
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Lunedì 21 Novembre 2022, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 18:33

FANO Non nasconde la sua soddisfazione Luciano Benini del Comitato per la salvezza della Trave, Arzilla e Gimarra che sarebbero state indubbiamente ferite nel loro contesto ambientale, se la strada interquartieri fosse stata condotta a termine.  


Il dietrofront


Come comunicato dal sindaco Massimo Seri per la mancata di sabato invece, grazie alla mancata concessione di una proroga per il completamento dell’arteria da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, questo nuovo tratto di strada non si farà. «Sì – ha commentato Benini – sia io che molti fanesi ci dichiariamo soddisfatti della decisione ministeriale, del resto abbiamo sempre combattuto questo progetto, considerandolo “sbagliato, inutile e devastante”; sbagliato perché il traffico di attraversamento bisogna portarlo fuori e non dentro ai nuclei urbani, inutile perché il traffico che si avrebbe voluto deviare è quello prevalentemente proveniente da sud che mai per andare a Pesaro avrebbe imboccato l’interquartieri, devastante perché avrebbe infierito su una zona di notevole pregio ambientale, come quella della Trave, Arzilla, Gimarra e Belgatto». 


Tuttavia ogni medaglia ha il suo rovescio e Benini se esprime soddisfazione per un verso non manca di rimanere deluso per l’altro: «Da fanese – ha aggiunto – non posso che rammaricarmi per la perdita dei 20 milioni promessi dalla Regione. Mi auguro che si possano recuperare, magari investendoli nella realizzazione della complanare sud che consentirebbe al traffico di indirizzarsi direttamente verso il casellino di Fenile che riteniamo si sia avviato a soluzione.

Questa è infatti la soluzione giusta per portare il traffico fuori da Fano, piuttosto che indirizzarlo all’interno di un quartiere e innestarlo di nuovo sulla statale».

Decidere di non decidere

Bacchetta il sindaco e la giunta anche il responsabile politico del partito più rappresentativo della maggioranza, il segretario del Pd Tommaso della Dora che con la capogruppo consiliare Agnese Giacomoni evidenzia come la politica di “decidere di non decidere” si sia rivelata nefasta per l’utilizzo di quei 20 milioni che rappresentano o avrebbero rappresentato il maggiore finanziamento mai dato dalla Regione Marche a un Comune. L’attacco in profondità è poi portato in modo particolare contro il vicesindaco Fanesi, di cui la corrente di maggioranza del Pd anche in passato aveva chiesto le dimissioni. « Invece di questo teatrino – affermano Della Dora e Giacomoni -si doveva avere il coraggio delle scelte: non temporeggiare, non dissimulare e non mentire. 


Gli errori


«Non si voleva realizzare il completamento dell’interquartieri nonostante sia un’opera fondamentale per lo sviluppo della città e appoggiata dalla maggioranza dei cittadini? Si poteva fare un referendum per capire la volontà popolare e non aspettare che il fato ci tracciasse la strada. Non si doveva mascherare l’arroganza con la pavidità o dissimulare il calcolo con l’inerzia». Parole forti che evidenziano anche di più la forte lacerazione che esiste all’interno del partito. L’assessore Fanesi dal canto suo si assume tutta la responsabilità. «E’ stato il progetto per il quale mi sono più impegnato – ha detto – e se è possibile recuperarlo farò di tutto per portarlo a termine!». 

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