Telefoni e connessioni internet ancora fuori uso otto giorni dopo l'incendio lungo l'Arzilla

Telefoni e connessioni internet ancora fuori uso otto giorni dopo l'incendio lungo l'Arzilla
Telefoni e connessioni internet ancora fuori uso otto giorni dopo l'incendio lungo l'Arzilla
di Osvaldo Scatassi
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Venerdì 27 Maggio 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 08:52


FANO - La ditta specializzata ha iniziato i lavori per ripristinare la linea telefonica nella zona di ponte Mimmo, al termine di via Frusaglia. I cavi sono stati bruciati dall’incendio scoppiato giovedì della settimana scorsa nel canneto lungo il torrente Arzilla e da quel momento i residenti si sono dovuti rassegnare a non telefonare e a non collegarsi a Internet. 

Tecnici al lavoro

Ieri pomeriggio il disagio era ancora in essere, ma si prevede che entro la giornata di domenica sia tutto a posto. Resta un problema, che i residenti avvertono come il più rilevante: la carenza di manutenzione. «Il fuoco ha trovato il primo alimento nella lanugine dei pioppi, durante questa stagione ce n’è a tappeti e basta la brace di un mozzicone spento male per farla incendiare come se fosse benzina», argomenta Giorgio Pucci, che abita nella zona di ponte Mimmo ed è un componente del comitato per la salvaguardia di Arzilla e Gimarra. «Non è la prima volta – continua Pucci – che si producono simili incidenti ed è per questa ragione che chiediamo all’amministrazione fanese di istituire un parco fluviale. Un parco che sia il più naturale possibile, senza gabbionate, senza buttare via degli alberi, con sentieri in terra battuta e non ciclabili costosissime. Un parco fluviale, che sarebbe bellissimo per chi ami camminare oppure fare attività sportiva all’aria aperta. Garantirebbe una migliore possibilità di pulizia e manutenzione del verde lungo il torrente Arzilla». 
Colpevole trascuratezza
Gli abitanti abbinano la scarsa o assente manutenzione a comportamenti distratti, superficiali se non negligenti, di pochi fra i tanti frequentatori della zona e le due cose messe insieme sono ritenute alla radice di incendi e principi di incendio che si ripetono costanti ormai da anni. «Rinnovo l’appello a prestare maggiore attenzione – scandisce Pucci – evitando di gettare via mozziconi di sigaretta ancora accesi». L’episodio risalente a giovedì della settimana scorsa, intorno alle 14.30, ha destato parecchia preoccupazione fra i residenti, anche se il tempestivo intervento effettuato dai vigili del fuoco è riuscito a contenere l’incendio in un’area di circa 150 metri. Annerita una striscia di stoppie di grano, carbonizzati due diversi tratti del canneto. Altrettanti punti da cui si sono propagate le fiamme, bruciando i cavi del telefono e aggredendo i tronchi di alcuni alberi abbattuti dal vento pochi anni fa. Tanto fumo verso le case, che ne sono state invase, i paurosi rumori dell’incendio come schiocchi e scricchiolii, e le urla di qualche residente che avvertiva i vicini di casa del fumo a pochi metri dai cancelli d’ingresso. «Hanno contribuito a bloccare le fiamme – conclude Pucci – le aperture taglia-fuoco di 2 o 3 metri praticate nel canneto dal Consorzio di bonifica». 
 

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