Dipendente con il Covid, Green Bar chiuso: «Non troviamo personale». Confcommercio: «Problema generalizzato»

Dipendente con il Covid, Green Bar chiuso: «Non troviamo personale». Confcommercio: «Problema generalizzato»
Dipendente con il Covid, Green Bar chiuso: «Non troviamo personale». Confcommercio: «Problema generalizzato»
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 09:22

FANO - Una provocazione? No un problema reale. Non è passata inosservata la locandina esposta ieri sul profilo Facebook e all’ingresso del locale dal Green Bar, uno degli esercizi più affollati nella stagione estiva del lungomare fanese, al Lido, che comunicava la chiusura non per l’osservanza del turno settimanale, bensì per carenza di personale. Siamo in piena estate e basta che un dipendente, a causa di unimprovvisa indisposizione non possa recarsi al lavoro che il problema si ripercuote su tutta l’azienda.

 

Il servizio ridotto

«E’ quanto è capitato a noi - evidenzia Adriano Uguccioni il proprietario del Green Bar – una dipendente mi ha comunicato di essere risultata positiva al Covid, quindi era costretta ad osservare il prescritto periodo di riposo in isolamento. Per mantenere aperto il locale avrei dovuto chiedere un sacrificio non poco gravoso agli altri dipendenti, già sotto pressione per il proprio turno di lavoro. Non me la sono sentita e ho preferito effettuare un giorno di chiusura in più. Trovare personale esperto in grado di servire la clientela all’altezza dei servizi offerti dal nostro locale, dove si servono cocktail del tutto originali, non è facile, ma so che il problema è sentito anche negli altri locali, soprattutto in questo periodo quando il Covid continua a trasmettersi con grande facilità. Quest’anno ad esempio, per la difficoltà di reperire un organico sufficiente non sono riuscito ad aprire il bar esterno alla passeggiata, nemmeno proponendogli un extra. Chi fa questa professione con impegno e dedizione, mira innanzitutto ad un lavoro stabile che gli dia la possibilità di lavorare tutto l’anno; già la stagionalità rappresenta un problema. Comunque individuare un barista, un cameriere che non sia improvvisato, nel pieno della stagione è pressoché impossibile».

Adriano Uguccioni ha confessato di aver trovato non poche difficoltà a formare il suo staff di 13 dipendenti anche all’inizio della stagione, nonostante il locale abbia sempre fornito delle buone opportunità di crescere.

Il problema comunque è generalizzato e, anche a livello locale, intacca altri settori del commercio.

Una spina nel fianco

«Si tratta di una spina nel fianco –ha evidenziato la presidente della Confcommercio fanese Barbara Marcolini - di cui soffrono non pochi imprenditori: l’esigenza di tenere aperti locali e negozi anche nei giorni festivi sembra costituire un deterrente che limita di molto la richiesta di occupazione. Difficilissimo trovare personale esperto e preparato, ma è difficile trovare anche un apprendista disponibile a imparare il lavoro, fermo restando che farlo nel pieno della stagione, non è facile nemmeno per l’imprenditore stesso».

«Le assenze sono un dramma»

«Quando per una qualsiasi ragione viene a mancare il personale in servizio - sottolinea Marcolini -, diventa un dramma. Se il titolare del negozio non ha la capacità lui stesso di coprire il vuoto, non resta che una scelta: la chiusura; la chiusura temporanea o definitiva. Il problema non coinvolge soltanto i bar e i ristoranti, ma anche i negozi che cercano le commesse. Un tempo era il lavoro più ricercato ma ora non si trovano nemmeno più queste ultime e sì che orari di lavoro e stipendi, non sono poco convenienti».

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