Femminicidi, domani a Fano la visita del presidente del Senato Ignazio La Russa per ricordare Anastasiia

Femminicidi, domani a Fano la visita del presidente del Senato Ignazio La Russa per ricordare Anastasiia
Femminicidi, domani a Fano la visita del presidente del Senato Ignazio La Russa per ricordare Anastasiia
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Giovedì 24 Novembre 2022, 18:08

L'Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio «in ricordo di tutte le vittime di femminicidi». La richiesta è arrivata dal presidente del Senato Ignazio La Russa che nella giornata di domani sarà a Fano, dove è stata uccisa Anastasiia Alashri, giovane mamma di 23 anni: per questo delitto è stato accusato il marito Moustafa Alashri. Una visita simbolo, in coincidenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio.

Intanto, con 139 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto, il Senato ha approvato il disegno di legge "Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere" che adesso andrà al vaglio della Camera.

Il dossier: tre donne uccise nelle Marche

Nel 2022 in Italia sono state 104 le donne uccise, tre nelle Marche: Ilaria Maiorano, 41 anni di Osimo, massacrata di botte dal marito di origine marocchina Tarik El Ghaddassi: Valeria Baldini 77 anni alle prese con gravi problemi di salute, soffocata dal marito, e Anastasiia Alashri, 23 anni di Fano.

Questi i dati che emergono dal IX Rapporto Eures sul femminicidio in Italia. Aumentano i femminicidi a mani nude (+26,3%, con 24 donne uccise) e in particolare quelli da percosse, che passano dai 3 casi del 2021 agli 8 del 2022, accompagnati da esplosioni di rabbia spesso derivanti dalla impossibilità di esercitare il proprio controllo sulle scelte o sui comportamenti delle vittime.

Diminuiscono invece i delitti commessi con armi da taglio (da 50 a 37) che pure si confermano i più frequenti. In aumento rispetto al 2021 anche gli omicidi con armi da fuoco, cui afferisce oltre un femminicidio su 5 (23 casi in valori assoluti, rispetto ai 21 del 2021), commessi peraltro da autori che in oltre la metà dei casi 'notì avevano un regolare porto d'armi (58,8%), confermando quindi come il possesso di un'arma, pur non spiegando di per sé l'omicidio, possa spesso fungere da acceleratore dell'evento.

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