FANO - Per mandare avanti la sua scuderia automobilistica, secondo l’accusa, s’era rivolto a un ex appuntato della finanza, divenuto broker internazionale, capace di alimentare un giro di fatture false e riciclare soldi in Svizzera. Per questo all’ex pilota di rally fanese Paolo Romano, 58 anni, all’epoca dei fatti titolare di una società con sede a Coriano, il Tribunale di Rimini ha inflitto due anni e sei mesi di reclusione. L’indagine del nucleo della polizia tributaria della Guardia di finanza di Rimini risale a cinque anni fa e prese il via da un accertamento dell’Agenzia delle Entrate-Ufficio anti-frode di Rimini sul sistema delle false sponsorizzazioni.
L’imputato, che ha sempre respinto l’accusa, doveva rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. «Ho sempre lavorato e vissuto onestamente, non mi sono arricchito e non ho soldi nascosti», ha rimarcato Romano fin dall’interrogatorio di garanzia, subito dopo le misure cautelari. Con l’imprenditore sportivo, residente a Borghi (Forlì-Cesena) e difeso dall’avvocato Tullio Matarese, è stato condannato a un anno e tre mesi anche Abdelhadi Moutik, marocchino di 41 anni, considerato un semplice prestanome. Assolto dall’accusa di favoreggiamento, invece, il fratello dell’ex finanziere, nel frattempo uscito dal procedimento dopo aver patteggiato.
Fano, fatture false per la scuderia
condannato un ex pilota di rally

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Giovedì 21 Dicembre 2017, 10:59
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