L'insegnante senza Green pass presenta il tampone e si "salva" in extremis dalla sospensione

L'insegnante senza Green pass presenta il tampone e si "salva" in extremis dalla sospensione
L'insegnante senza Green pass presenta il tampone e si "salva" in extremis dalla sospensione
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 16:10

FANO - E’ rientrata in extremis l’insegnante della scuola dell’infanzia Zizzi di sant’Orso, una delle poche che facendo parte dell’organico comunale, non aveva ottemperato all’obbligo di dotarsi del Green pass, secondo quanto esigono invece le disposizioni ministeriali.

Prima dello scadere dei 5 giorni di assenza ingiustificata, che avrebbe comportato la sospensione dello stipendio e il pagamento di una sanzione amministrativa, ha presentato l’esito di un tampone che le ha permesso di svolgere normalmente il suo servizio. Si tratta comunque di una soluzione temporanea, in quanto l’esito del tampone è valido solo per 48 ore, dopo di che o si fa un altro tampone oppure si ricorre al vaccino. Come è noto, l’obbligo di dotarsi del Green pass è a carico di tutto il personale della scuola di ogni ordine e grado, pena appunto la sospensione dello stipendio. In realtà la regola generale vigente in tutte le amministrazioni, decreta che dopo 5 giorni di assenza ingiustificata dal lavoro, scatta il licenziamento; in questo caso però il legislatore ha mitigato il provvedimento, limitandosi alla sospensione dello stipendio e alla sanzione che può arrivare fino a 1.000 euro. All’apparenza, dunque, un provvedimento particolarmente penalizzante, ma in realtà lo è in maniera inferiore se paragonato alla regola generale. Al momento le defezioni tra il personale scolastico fanese, a cui appartiene un’ottantina di persone, sono minime, quindi l’anno scolastico si preannuncia con un inizio senza intoppi. L’obbligo del Green pass, però, si preannuncia stringente anche per l’altro personale che fa parte dell’organico del Comune e questo potrebbe richiedere una nuova organizzazione delle mansioni. Intanto si è ridotto di molto lo smart working. Su 200 dipendenti che potrebbero svolgere questo tipo di lavoro, appena una quindicina di soggetti cosiddetti “fragili” svolgono il loro lavoro a casa. Sono infatti esclusi da tale eventualità i vigili urbani, gli uscieri e tutti coloro la cui presenza sul posto di lavoro è essenziale per mandare avanti la macchina organizzativa. Al momento prevale la situazione personale del dipendente, ma si fa sempre più strada l’esigenza di valutare prioritariamente l’organizzazione del lavoro.

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