Fano e il Carnevale, brand per tutto l'anno
Il Comune s'impegna a potenziare l'evento

Il carro "Le battaglie del Metauro" che raffigura il sindaco Seri
Il carro "Le battaglie del Metauro" che raffigura il sindaco Seri
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Martedì 3 Marzo 2015, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 05:32
FANO - Quello di Fano città del Carnevale è un brand turistico da promuovere tutto l'anno.

In particolare, Fano città del Carnevale e Fano vitruviana sono due facce della stessa medaglia: la promozione culturale e turistica della città.



Ogni luogo urbano è il frutto di una stratificazione di epoche storiche e di indirizzi culturali di cui vanno cementati e valorizzati i tratti più caratteristici per promuoverne l’identità, anche a fini turistici. Tra i diversi pareri espressi sulla presunta dicotomia tra la città del Carnevale e la città di Vitruvio (l’architetto romano autore della famosa basilica di Fano), il punto di vista più ponderato appare quello dell’assessore a cultura e turismo Stefano Marchegiani, che ha richiamato l’esigenza di valorizzare i punti di contatto tra le due vocazioni, con una coniugazione che potrebbe partire dai ludi romani, i pubblici spettacoli dell’antica Roma che si tenevano in particolari occasioni religiose e politiche.



In realtà il trait d'union tra antica Roma e Carnevale, proprio con l’ascendenza sopra citata, esiste già ed è la Fano dei Cesari, che quest’anno l’amministrazione comunale intende rilanciare con la caratteristica corsa delle bighe. La manifestazione estiva, che recupera i fasti dell’antica Roma con la rievocazione dell’arte militare e degli usi civili e con il corteo storico, ha in comune con il Carnevale il gusto del travestimento, anche se in questo caso in chiave rigorosamente storica.



E proprio il grande coinvolgimento popolare che la Fano dei Cesari ha conosciuto nei suoi anni migliori, con le feste in abiti romani nei quartieri e la partecipazione di intere famiglie al corteo storico, è il modello per realizzare quella “città in maschera” che farebbe la differenza al Carnevale di Fano, secondo la definizione del maestro carrista Giovanni Sorcinelli richiamata concettualmente dallo stesso sindaco Seri nell’auspicio di un definitivo successo futuro della manifestazione.



Perciò, la cartellonistica stradale dovrebbe richiamare all’ingresso di Fano quel brand della città del Carnevale, inserito nello statuto comunale e promosso nelle fiere turistiche, mentre un’opportuna grafica potrebbe marcare nella città i percorsi e i luoghi romani. Lo stesso vicesindaco Marchegiani ha assunto pubblicamente l’impegno a connotare Fano urbanisticamente con il Carnevale, attraverso un monumento da allestire tramite un bando nazionale o europeo, altre installazioni da posizionare nelle rotatorie e dipinti murali da realizzare in vari luoghi caratteristici.



Per dare sostanza al brand e trasformarlo in una fonte economica occorrerebbe diluire le iniziative del Carnevale (come convegni, mostre e spettacoli) nell’arco dell’intero anno. In questo senso certamente sarebbe utile il Carnevale estivo. Marchegiani, inoltre, si è detto favorevole ad allestire in modo stabile in città una scuola della cartapesta, un museo e un percorso espositivo delle grandi allegorie. Al fine di attivare tutto l’anno visite di scolaresche e di turisti che poi potrebbero tornare a Fano per il Carnevale.



Mentre per finanziare la Carnevalesca - l'ente organizzatore chiamato con il presidente Luciano Cecchini a implementare nuove idee per il potenziamento della manifestazione - c’è il capitolo del merchandising (magliette, calendari, agende, penne, matite, gadget del Carnevale), una fonte di entrate ancora tutta da sviluppare.
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