FANO Non è mai bella la notizia di un funerale. Stavolta però è un po’ diverso, perché quest’ultimo saluto si è fatto attendere quattro mesi e chi ha voluto renderlo ha visto finalmente coronato un sincero e costante impegno.
Senza quello nessuno avrebbe mai nemmeno saputo che fine avesse fatto Rolando, presenza fissa da anni in piazza Amiani, dove trascorreva le sue giornate rimettendosi alla generosità dei passanti, senza mai essere invadente e anzi distinguendosi per i modi gentili, le parole tenere e i sorrisi immancabili. Da maggio nessuno però l’aveva più visto. Qualcuno era al corrente di qualche problema di salute e immaginare il peggio, soprattutto tra coloro che lavorano in zona e consideravano quell’assenza prolungata del tutto inusuale, è venuto quasi automatico. Solo che nessuno sapeva come reperire informazioni. Di Rolando era noto che viveva a Cattolica e che era solito raggiungere Fano in treno, punto.
Viaggio in Romagna
Tra le persone che gli erano più affezionate Maria Giulia Berti non si è tuttavia persa d’animo. Si è recata in Romagna, dove lì per lì chiedendo in giro nessuno gli ha però saputo fornire indicazioni di alcun tipo.
I funerali
Perché la situazione si sbloccasse occorreva allora pazientare, ma adesso quell’attesa è stata premiata e nel più pieno dei modi. La donna si è nel frattempo fatta viva e gli amici fanesi di Rolando si sono uniti a lei nell’organizzare i funerali per venerdì alle 15 a San Paterniano. A seguire la tumulazione al cimitero dell’Ulivo di chi la città aveva adottato come figlio.
«L’amore muove il mondo» ha commentato sui social Maria Giulia nel comunicare la notizia, manifestando anche gratitudine «per le tante persone dal grande cuore che hanno dimostrato enorme sensibilità ed umanità».