Canale Albani, da domani i pesci cambiano casa: il bacino sarà svuotato per Enel Green Power

Il Canale Albani
Il Canale Albani
di Andrea Amaduzzi
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Domenica 20 Novembre 2022, 04:50

FANO  - Pesci di nuovo sloggiati dal canale Albani. A distanza di poco più di tre mesi da quando fu il basso livello di ossigenazione provocato dalla siccità a suggerirne il trasloco nel Metauro, l’operazione verrà ripetuta da domani per procedere contestualmente al graduale svuotamento del corso d’acqua e così consentire ad Enel Green Power di eseguire lavori sullo sponda destra, quella per intendersi che scorre parallelamente a viale Buozzi, nel tratto che va dal ponte Storto alla Liscia.

«Si prevede almeno un mese di secca» fa sapere l’assessore all’Ecologia urbana Mascarin, che lega comunque la durata del cantiere alle condizioni meteo e anticipa anche che si sfrutterà l’opportunità «per rimuovere i materiali più voluminosi presenti sul fondale». 


Per prelevare e ricollocare la fauna ittica ci si servirà come nei casi precedenti di personale specializzato, mentre poco o niente cambierà per la popolazione degli anatidi che resteranno a presidio del canale, anche se le loro condizioni saranno sottoposte ad ancora più accurato monitoraggio dai soggetti che con Comune ed Enel Green Power hanno triangolato il protocollo siglato dopo la disavventura del 2017, quando comparve il botulino killer.

Sulla base dell’intesa, che da allora ha permesso di mettere stabilmente in sicurezza l’avifauna e l’intero ecosistema del canale, toccherà principalmente all’associazione Canale Albani - Progetto Ugo, spalleggiata da Lupus in Fabula e Cb Club Mattei, verificare che gli animali non risentano del nuovo status quo, oltre che continuare a provvedere alla loro alimentazione attraverso i punti ristoro individuati lungo il canale.

Tra le finalità di quel documento anche disciplinare la manutenzione sistematica del canale da parte di Enel Green Power che in questi anni non si è tirata indietro. Dello scorso luglio la riparazione della falla che faceva fuoriuscire acqua nell’ultimo tratto, anche se l’intervento più radicale e articolato resta quello del 2019 quando venne di fatto ricostruito un lungo tratto di argine lungo viale Kennedy in corrispondenza del ponticello. 
Consistente anche quello di un anno e mezzo fa, condotto a seguito di uno sfarinamento dell’argine, sempre lungo viale Kennedy in un tratto più a monte, che comportò la rimozione degli alberi scivolati in acqua e di quelli pericolanti, il consolidamento di quel segmento, la sostituzione della recinzione e una generale ripulitura. 

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