FANO - Il mare d’inverno, d’accordo ma peccato che sia maggio inoltrato. La maggior parte dei bagnini fanesi era pronta ad iniziare la stagione balneare nella giornata di ieri, ma la realtà è ben diversa e non sembra possa registrare rapidi cambiamenti. Sembra autunno.
Maltempo ma non solo
Forse se ne riparlerà il prossimo weekend, quando si spera che i nuvoloni neri che già nella giornata di sabato e così ieri, avevano reso plumbeo il colore del mare, si diradino e lascino lo spazio al cielo azzurro. «Come sempre – ha evidenziato Mauro Mandolini, presidente dei concessionari di spiaggia aderenti a Oasi – il successo della prossima stagione dipenderà dalle condizioni atmosferiche, anche se quest’anno ci sono delle variabili in più. Al momento le previsioni sono buone, ne fanno fede le conferme dei vecchi clienti che quest’anno ci sono state segnalate con un certo anticipo, ma anche le nuove prenotazioni non mancano. Questo ci conforta e ci fa ben sperare in una buona stagione, nonostante che qualche timore non manca; vedi ad esempio ciò che produrrà la chiusura della Contessa che vuoi o non vuoi determinerà una diminuzione dei turisti umbri». Lo stesso timore coinvolge gli albergatori e tutti i settori che lavorano con il turismo.
La Contessa costituisce il collegamento principale della provincia di Pesaro e Urbino con l’Umbria, a meno che non si vogliano affrontare i passi tortuosi della Scheggia o quelli di Bocca Trabaria e Bocca Serriola che allungano di non poco il percorso. Per gli Umbri quest’anno diventa più comodo raggiungere il mare attraverso il quadrilatero e quindi frequentare le spiagge del sud delle Marche.
«E’ inevitabile che la chiusura della Contessa – ha aggiunto Mauro Mandolini – ci penalizzi soprattutto nei week end, quando la presenza dei perugini sulle nostre spiagge era molto alta.
Le difficoltà
«Anche i bagnini – ha evidenziato - hanno avuto un aumento di costi, sia per quanto riguarda le fonti energetiche sia per quanto si riferisce il costo dei materiali. Il canone delle concessioni stesso ha subito un aumento del 25%. Comunque il ritocco apportato a ombrelloni, lettini e sedie a sdraio segue un periodo di diversi anni in cui le tariffe erano rimaste invariate». A i problemi si aggiunge la difficoltà di reperimento di personale e l’urgenza di difendere adeguatamente le spiagge dall’erosione, in modo particolare quella di Ponte Sasso.
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