Bagnini fanesi sull’orlo di una crisi di nervi: «Adesso si accanisce anche il meteo»

Il mare e la spiaggia fanese: un inverno infinito
Il mare e la spiaggia fanese: un inverno infinito
di Massimo Foghetti
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Lunedì 15 Maggio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 12:22

FANO -  Il mare d’inverno, d’accordo ma peccato che sia maggio inoltrato. La maggior parte dei bagnini fanesi era pronta ad iniziare la stagione balneare nella giornata di ieri, ma la realtà è ben diversa e non sembra possa registrare rapidi cambiamenti. Sembra autunno. 


Maltempo ma non solo


Forse se ne riparlerà il prossimo weekend, quando si spera che i nuvoloni neri che già nella giornata di sabato e così ieri, avevano reso plumbeo il colore del mare, si diradino e lascino lo spazio al cielo azzurro. «Come sempre – ha evidenziato Mauro Mandolini, presidente dei concessionari di spiaggia aderenti a Oasi – il successo della prossima stagione dipenderà dalle condizioni atmosferiche, anche se quest’anno ci sono delle variabili in più. Al momento le previsioni sono buone, ne fanno fede le conferme dei vecchi clienti che quest’anno ci sono state segnalate con un certo anticipo, ma anche le nuove prenotazioni non mancano. Questo ci conforta e ci fa ben sperare in una buona stagione, nonostante che qualche timore non manca; vedi ad esempio ciò che produrrà la chiusura della Contessa che vuoi o non vuoi determinerà una diminuzione dei turisti umbri». Lo stesso timore coinvolge gli albergatori e tutti i settori che lavorano con il turismo. 


La Contessa costituisce il collegamento principale della provincia di Pesaro e Urbino con l’Umbria, a meno che non si vogliano affrontare i passi tortuosi della Scheggia o quelli di Bocca Trabaria e Bocca Serriola che allungano di non poco il percorso. Per gli Umbri quest’anno diventa più comodo raggiungere il mare attraverso il quadrilatero e quindi frequentare le spiagge del sud delle Marche.


«E’ inevitabile che la chiusura della Contessa – ha aggiunto Mauro Mandolini – ci penalizzi soprattutto nei week end, quando la presenza dei perugini sulle nostre spiagge era molto alta.

Mi auguro che la segnaletica alternativa sia sufficiente e che le fidelizzazioni che abbiamo costruito nel corso degli anni ci sostengano». Si fa affidamento anche sulle attrattive del territorio che rendono le bellezze storiche, artistiche ed ambientali della valle del Metauro un unicum in tutto il centro Italia, vuoi per la dolcezza dei colli, vuoi per la suggestione creata dai borghi medioevali, vuoi per la bontà della sua gastronomia a chilometri zero che, nel momento in cui è stata particolarmente valorizzata dal lato promozionale, sta creando un’attrazione impensabile fino a poco tempo fa. I prezzi però hanno dovuto essere ritoccati, Mandolini parla del 10 – 15, massimo 20 per cento per quanto riguarda l’affitto delle strutture balneari. 


Le difficoltà


«Anche i bagnini – ha evidenziato - hanno avuto un aumento di costi, sia per quanto riguarda le fonti energetiche sia per quanto si riferisce il costo dei materiali. Il canone delle concessioni stesso ha subito un aumento del 25%. Comunque il ritocco apportato a ombrelloni, lettini e sedie a sdraio segue un periodo di diversi anni in cui le tariffe erano rimaste invariate». A i problemi si aggiunge la difficoltà di reperimento di personale e l’urgenza di difendere adeguatamente le spiagge dall’erosione, in modo particolare quella di Ponte Sasso.

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