FANO - Sono aumentate in maniera non poco significativa le domande presentate all’Amministrazione Comunale per ricevere un contributo al pagamento dell’affitto: rispetto alle 398 pervenute nel 2021, delle quali sono state ammesse 350, quest’anno ne sono inviate 623, tutt’ora al vaglio dei tecnici per verificare se rispondono ai requisiti richiesti dal bando scaduto il 31 ottobre scorso Si tratta di un dato significativo di come il caro vita incide nella vita delle famiglie.
Caro bolletta: è Sos casa
Se nei mesi scorsi le entrate relative agli stipendi erano sufficienti, seppure a fatica, ad arrivare alla fine del mese; oggi con l’aumento delle bollette, ma anche dei generi di prima necessità, il problema diventa più difficile a risolversi.
Due fasce Isee ammesse
«Quest’anno – ha dichiarato l’assessore - è prevedibile che disporremo di maggiori risorse per aiutare chi si trova in difficoltà a pagare l’affitto e si trova nei limiti Isee previsti dalla normativa, in quanto il fondo a disposizione è stato per tempo incrementato, grazie a una felice intuizione di chi ha previsto che nel 2022 le esigenze sarebbe aumentate e quindi anche noi, come Comune faremo la nostra parte, cosa che non è mai stata fatta dalle Amministrazioni precedenti. Ora nostro compito è raccogliere le domande secondo i massimali previsti dalle due fasce di Isee ammesse a contributo, una più bassa con contributo maggiore e una più alta con contributo minore e spedire tutto in Regione, specificando a quanto ammonta l’apporto del Comune che, come abbiamo detto, provoca un effetto moltiplicatore. Nel 2020 chi aveva beneficiato di 800 euro per tutto l’anno, nel 2021 grazie al contributo aggiuntivo del Comune di Fano ha avuto 2.400 euro per lo stesso periodo; ciò significa che se il canone di affitto è di 400 euro mensili, il contributo ne copre la metà. Tutto tra l’altro è stato condiviso nel protocollo sottoscritto con i sindacati».
La procedura telematica
Ma c’è un altro dato significativo che evidenzia come l’utenza si sia adeguata ai nuovi procedimenti burocratici. Tutte le domande pervenute quest’anno sono state inoltrate con la procedura telematica, tramite Spid o Cie (carta d’identità elettronica), la stessa che per le domande relative alle case popolari è in vigore da 3 anni.