Allarme affitti: ora si cerca casa nei B&B: «Diversi vivono senza acqua e luce»

La grande crisi degli affitti a Fano, foto tratta dal web
La grande crisi degli affitti a Fano, foto tratta dal web
di Massimo Foghetti
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Lunedì 26 Aprile 2021, 07:50

FANO Si è accentuata in questo periodo l’emergenza casa nel territorio fanese. Il persistere della epidemia con l’aggravarsi di tutti i suoi effetti sul sistema economico, e l’annunciato sblocco degli sfratti per il mese di giugno da parte del Governo, hanno indotto il responsabile della Cisl Giovanni Giovanelli, che già in passato aveva evidenziato il problema, ha richiamare di nuovo l’attenzione di tutte le istituzioni affinché vengano emessi provvedimenti. 

 

Esempi concreti non mancano. «Ci sono persone – ha rivelato – che di punto in bianco sono state costrette a trasferirsi in un bed and breakfast, giovani che non riescono a trovare una casa in affitto perché hanno solo un contratto di lavoro a tempo determinato, famiglie preoccupate perché essendo sotto sfratto, nel periodo in cui è subentrato in vigore il blocco degli sfratti non sono riuscite a trovare un’altra casa; un fanese che essendo stato costretto a chiudere la propria attività a causa della crisi in atto è rimasto senza lavoro e da 4 mesi vive senz’acqua e senza luce. Anche lui purtroppo è sotto sfratto e dopo il mese di giugno si sente fuori casa. A tutto questo, rappresentato da casi emblematici, si associa una generale difficoltà per chi ha bisogno di trovare una casa in affitto, di firmare un contratto. La diffidenza dei proprietari degli alloggi, a questo riguardo, ha raggiunto infatti livelli altissimi. Si chiedono fideiussioni, risorse per tre mesi di anticipo, garanzie di terze persone, contratti di lavoro; quasi quasi si farebbe prima a prendere un mutuo. Il disagio è grandissimo, specialmente per quelle famiglie costituite da giovani coppie con bambini piccoli». 

Lo stesso grido d’allarme è stato lanciato da Confedilizia e dal Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil. A Fano l’Amministrazione Comunale ha rinnovato il fondo per gli inquilini morosi incolpevoli, ovvero ha messo a disposizione delle risorse per regolare l’affitto al posto di coloro che, avendo sempre pagato il canone, si sono trovati improvvisamente in difficoltà per la perdita del lavoro o per malattia. Certamente è un aiuto importante, ma è un sostegno limitato nel tempo perché salda il debito pregresso. E per il futuro? Se la famiglia coinvolta in questo problema non riesce a risollevarsi non riuscirà a scrollarsi di dosso la minaccia dello sfratto e si ritorna al punto di partenza. 

Giovanelli evidenzia la carenza degli alloggi popolari. «Bisognerebbe – ha aggiunto che il Comune evidenziasse quante case di sua proprietà non sono allocate e che, magari, previa loro ristrutturazione, possano essere concesse in affitto calmierato a chi si trova in difficoltà.

Non sono pochi quei lavoratori che, pur lavorando con un contratto a tempo determinato, potrebbero pagare l’affitto; solo che nel settore privato non riescono a fornire quelle garanzie che vengono richieste. Il Comune di Fano potrebbe fare di più, dato che nell’ultimo bilancio non ha messo molte risorse in questo settore, eppure molte case vengono cedute all’asta a prezzi convenienti; che si aspetta a comprarle per aiutare chi in questo momento si trova in grande difficoltà?». 

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