Al largo di Fano posizionata una boa oceanica: controllerà il mare e i cambiamenti climatici

Al largo di Fano posizionata una boa oceanica: controllerà il mare e i cambiamenti climatici
​Al largo di Fano posizionata una boa oceanica: controllerà il mare e i cambiamenti climatici
3 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Dicembre 2022, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 14:46

FANO - Un’isola in miniatura in grado di fornire dati in tempo reale sull’ambiente marino. È stata posizionata questa mattina da una equipe di studiosi e tecnici del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Istituto Irbim-Crn, la boa Fortunae. Grazie ai filmati e alle immagini acquisite dalla boa oceanografica i ricercatori del Fano Marine Center, il centro nato dalla collaborazione dell’Università di Bologna, Università Carlo Bo di Urbino, Università Politecnica delle Marche, Cnr, Stazione Zoologica Anton Dorhn e Comune di Fano, potranno avere un sistema di monitoraggio che fornirà una serie di parametri ambientali fondamentali per lo studio del mare.

Una boa oceanica nell'Adriatico al largo di Fano

La boa rappresenta un esempio unico di laboratorio marino d’altura. La struttura, è posizionata a 2 miglia dalla costa, è lunga complessivamente circa 6 m, di cui 2,5 immersi e ha un peso a terra di circa 1 tonnellata.  E’ un laboratorio completamente autonomo, che trae energia dal sole e comunica con il mondo esterno utilizzando un router cellulare.  

La boa di Fano contribuirà ad integrare una rete di monitoraggio dei parametri marini andandosi a collocare tra altre due boe posizionate, una a Nord, al largo di Rimini e l’altra a sud, al largo di Senigallia; infine vi è una terza ancorata al largo di Porto Recanati anche questa, come la boa di Senigallia, gestita dall’ Irbim-Crn di Ancona. 

Essere in grado di fornire immagini in tempo reale della situazione marina renderà la boa uno strumento al servizio non solo del mondo della ricerca, ma di tutta la comunità fanese.

Gli “occhi” della boa che scrutano il mare infatti potranno fornire informazioni immediate sul vento, sull’altezza delle onde, sulla temperatura dell’acqua che possono essere utili a chi vive l’ambiente marino dal pescatore professionale a quello sportivo, da chi pratica sport a vela e ai turisti che potranno capire quando è l’ora migliore per farsi un bel tuffo. 

Un nuovo strumento per monitorare lo stato del mare

 Per il professor Francesco Regoli, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Univpm: «E’ un investimento importante, che abbiamo fortemente voluto per rafforzare il Fano Marine Center e le interazioni tra gli Enti che lo costituiscono. I dati che otterremo sono di straordinaria importanza per monitorare lo stato del mare e gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche per permettere ai cittadini di avere utili informazioni in tempo reale»


«Una nuova infrastruttura per la ricerca marina, - aggiunge il direttore Irbim-Cnr Gian Marco Luna  - che si aggiunge a quelle già esistenti e che rafforza la collaborazione tra le diverse Istituzioni di ricerca che compongono il Fano Marine Center. La boa fornirà dati preziosi per valutare lo stato di salute dei nostri mari e per misurare i profondi cambiamenti in atto a causa degli impatti antropici». 

«Il posizionamento della boa oceanografica – afferma il sindaco di Fano, Massimo Seri - è un altro tassello che va a rafforzare il ruolo strategico del Fano Marine Center. Questo polo nei prossimi mesi continuerà a crescere e sarà, ancor di più, un esempio di eccellenza legata al mare in relazione alla qualità della ricerca che viene svolta in questa struttura all’avanguardia che ospita ben 52 ricercatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA